Assalto edilizio

acrilico, tela, 2014

Commento di Gioia Cativa:

In “Assalto edilizio” Capone mette in evidenza l'abusivismo edilizio, la costruzione sconsiderata che, con il tempo, porterà a dissesti idrogeologici pesanti. Nel nostro paese, fenomeni come questo hanno raggiunto il limite dell'ordinarietà, un malcostume che danneggia economia e paesaggio, in contrasto con la cultura della legalità. La pratica del ‘mattone selvaggio’ devasta anche i siti naturali più belli.
In questa tela l’artista mostra i livelli di presenza sul territorio, un sottosuolo ed un fazzoletto di terra verde, ciò che rimane dopo l'invasione del cemento.
Un agglomerato di case disposte lungo il versante di una collina è la prova dell'incoscienza dell'uomo, responsabile dei disastri ambientali presenti e futuri. Assalti edilizi di questa portata causano la distruzione dell'immagine di intere aree geografiche, paradisi in terra “contaminati” da colate di cemento e perfino da scheletri di ferro rimasti incompiuti: aberrazioni visive che si dovrebbero evitare.
In un sapiente gioco di astratto e figurativo, Capone riesce a dare l'idea di un'urbanizzazione in divenire, incompleta, che minaccia di insediarsi sui pochi terreni fertili sopravvissuti a quello che definisco “Attila moderno”, ossia l'abusivismo edilizio.
(Tratto dal libro LA MIA PITTURA, di Rino Capone, testi critici di Gioia Cativa, Ilmiolibro – Editoriale L’Espresso, 2016)

Informazioni generali