Cristinacherchi

arte visiva

She took a graduation in painting at the Academy Fine arts in Bergamo, under the direction of the photographer Mario Cresci and in 1994 she received the “ Gianna Maffeis Milesi” scholarship for Engraving Techniques.
In the same year (1994) she received a special award for Engraving Techniques from the same Atheneum. In 1998 she attended the TAM course of Sculpture and Jewellery, directed by Eliseo Mattiacci and Arnaldo Pomodoro. With the latter she followed a stage of specialization in his studio.
In 2001 she joined a project called “ Art and Multiculturality” directed by Gennaro castellano, together with Stefano Arienti, Liliana Moro and Luca Vitone. It was proposed for the third Millenium in Zingonia and for a work shop called “Arte e Impresa 2000” (Art and Entreprise 2000) directed by Mario Cresci. In 2001 she took part to the edition of “ Lampi Grevi” ( Heavy Lightnings) directed by Francesco Tedeschi and Fabio Paris.
In 2006 she was selected by Angela Madesani and Andrea Dall’Asta for a visual art award called “ The Sense of the Journey” at the San fedele Gallery.
In 2008 she took part to the Arte Ingenua Award and was selected for a collective exhibition at the studio Lemmi in Milan.
In the same year she took part to the collective exhibition dedicated to Pippa Bacca called “ The Bride of Peace” at Upds in Istanbul. In 2010 she was a finalist at the International Laguna Award and she took part to the collective exhibition at the space of the Tese dell’ Arsenale in Venice, and she is a finalist at the Wannabee prize in Milan.

Formazione

accademia di belle arti
Unimi/specializzazione

Tematiche

All’insegna del gioco sono tutte le mie opere: “ludico” come concetto declinato in una molteplicità di significati. La mia ricerca artistica rimanda ad un gioco inteso come trastullo infantile (sfogo liberatorio di creatività, di un approccio innocente e aperto al mondo) ed in determinate circostanze a quello inteso in senso di dialettica ed a volte di forte conflittualità sociale tra le regole messe in atto dal semplice giocatore e dai suoi avversari. In questo caso l’intento è quello di mettere in atto una riflessione universale tra l’essere introspettivo ed il mondo che ci circonda. In determinate circostanze può essere che un'allusione sia ad un game (over), dove le regole del gioco sono ben strutturate o nello stesso tempo ad un play, dove il giocatore o semplicemente l’uomo in senso generale (svagandosi in modo disinteressato) possa agire liberamente senza finalità di vittoria.
In certe opere prevale il linguaggio meta-linguistico: in fase progettuale e ideativa cerco sempre di stabilire e costruire un gioco di parole che sia paradossale e nello stesso tempo lo metto in relazione a dei materiali/oggetti che, in seguito, vengono assemblati definendo delle sculture irreali e sognanti.
Altre volte, prendendo in considerazione una semplice citazione letteraria, un proverbio, una metafora, li rielaboro giungendo spesso a creare delle contraddizioni mentre vado ad originare un’opera stravagante attraverso la costruzione di una messa in scena.
Molto spesso riutilizzo in modo poetico e ironico oggetti prelevati dal contesto quotidiano prediligendo particolarmente i materiali provenienti dai processi di riciclaggio e gli oggetti démodé. In particolare, mi rivolgo all’oggetto- giocattolo.
La mia intenzione è di creare ambienti dove molte volte il soggetto non è presente producendo contraddizioni e invogliando l’osservatore a identificare le ipotetiche soluzioni.
E’ un’allusione che viene progettata attraverso un preciso riferimento al mondo surreale.
La creazione di una messa in scena o di un’installazione può essere ispirata anche da fatti quotidiani realmente accaduti che sono scanditi dai mass media. Questa fonte di ispirazione è successivamente analizzata giungendo poi alla costruzione di installazioni e di sculture dove il contesto o il soggetto sia paradossale e determini un ribaltamento di senso.
Un’idea può nascere istintivamente, lasciandomi divertita e giocando con le cose e con qualsiasi oggetto che sia un balocco appartenuto ad un vissuto, una fotografia che lo rappresenta o la stessa immagine che ritrae chi la possedeva.
Mi interessa riflettere sul legame che fa interagire l’oggetto ri-trovato con la sua storia. In fase successiva lo smonto, lo ri-definisco, lo ri-costruisco. Creo delle ambientazioni ed installazioni dove lo spettatore deve risolvere un enigma che all’apparenza vuole mostrarsi, ma che si nasconde al di là del suo significante.
Gli uomini giocano con il giocattolo: che legame esiste tra l’oggetto e chi lo possiede?

Gioco è un’azione, o un'occupazione volontaria compiuta entro limiti definiti di tempo e di spazio, secondo una regola volontariamente assunta, e che tuttavia impegna in maniera assoluta e che ha fine in se stessa. Accompagnata da un senso di tensione e di gioia, e dalla coscienza di “essere diversi” dalla “vita ordinaria”. cit. Huizinga

Tecniche

installazione, fotografia, grafica d'arte, performance, scultura

Bibliografia

“Wannabee prize”, catalogo del premio, a cura della galleria Wannabee, Milano, 2010;
“Premio Arte Laguna”, catalogo del premio, a cura di Alessandro Trabucco, Igor Zanti, Viviana Saverio, Venezia, 2010;
“Il gioco di Cristina Cherchi “, in Urlo Magazine, a cura di Lucia Zanotti, n°5, 2009;
De industria, “L’ozio”, catalogo del premio/workshop, a cura del comune di Femignano (PU), 2009;
“The bride of peace”, catalogo della mostra, a cura di UPSD, Istanbul, 2008;
“Artisti per la Palestina”, catalogo della mostra, a cura di Enrica Duina, Mantova, 2009;
“IMPATTO_arte, luogo + relazioni", catalogo del premio, studio Iemmi, Milano,2008
“Il senso del viaggio”, catalogo della mostra, a cura di Angela Madesani Andrea Dall’Asta, galleria San Fedele, Milano, 2006;
“Sassi Vivaci”, catalogo del work shop, a cura di Luisa Perlo, Olga Gambari, Lisa Parola, Barge(Cu),2003;
“Biennale di Porto Ercole”, pubblicazione del sito in internet, a cura di Andrea Bezziccheri, www.bip-art.net
Documentazione della pubblicazione
“I sentieri dell’arte”, a cura di Dario Trento, Pazzon di Caprino Veronese, Baldo Festival edizioni, 2002;
“L’artista Leonardiano del terzo Millennio”, catalogo della mostra, a cura di Massenzio arte, Roma, 2001
Cristina Cherchi, “Woman and Jack”, in Juliet n°103, 2001, pubblicazione dell’immagine;”
“Lampi grevi”, a cura di Francesco Tedeschi, catalogo della mostra,villa Glisenti, Villa Carcina (Bs), 2001;
“Under trenta”, catalogo della mostra, Crema, tipografia Pi- Me Editrice,2001;
“I Biennale di Incisione Nazionale”, catalogo della mostra, Cavaion Veronese, La grafica,2001;
“Triennale d’arte grafica”, catalogo della mostra,Palazzo Bonoris, Brescia, Apollonio,2000;
“Arte Impresa”, catalogo della mostra, a cura di Mario Cresci, Fondazione Legler, Brembate Sopra, Edizioni La Bautta,2000;in catalogo testi di Angela Vettese, Stefano Arienti, Salvatore Falci;
“Scuola d’arte del Montefeltro”, catalogo della mostra, Cascina Grande, Rozzano, Lupetti editrice, 2000;in catalogo testi di Eleonora Fiorani, Aldo Colonnetti;
“Giovani presenze nella ricerca artistica a Brescia”, catalogo della mostra, a cura di Fausto Lorenzi e Pia Ferrari, Arti grafiche Apollonio, 2000;
“Immagini velate”, in Brescia Arte, a cura di Mauro Corradini, Edizioni Brescia SPA,2000;
“Premio Internazionale di scultura terra Moretti”, catalogo del premio, Euroteam, 2000, in catalogo testi di Pierre Restany;
“Arte e integrazione multi culture”, catalogo del progetto, A+M book store, Milano, 2000;
“Mille miglia 1999”, calendario degli artisti selezionati, a cura di Maurizio Berardelli Curuz,1999;
“Memorie gestuali”, depliant della mostra, Darfo Boario Terme, 1999;
“100.00.000”, a cura di Francesco Bonazzi, in Count Down n° 1 pp32,Connexine, 1999;
“Triennale d’arte grafica”, catalogo della mostra,Palazzo Bonoris, Brescia, Apollonio,1999;
“Cristina Cherchi , opere recenti”, depliant della mostra, chiesa del Carmine, Marone (Bs),1998;
“Balconadas”, biennale di pittura, Betanzos,Spagna, EXCmo,1998;
“Cosi vicini cos’ lontani”, locandina della mostra, palazzo Broletto, Brescia;
“Fragments”, depliant della mostra, a cura di Lucia Zanotti, Brescia, digit class, 1998;
“Premio di pittura Sarezzo”, a cura del comune di Sarezzo, Anelotti, 1998;
“Corso superiore di scultura e gioiello”, catalogo della mostra, a cura di AAVV, Pietrarubbia, (PU), in catalogo testi di Eleonora Fiorani, Francesco Leonetti, Jacqueline Cerasoli;
“Biennale d’arte città di Chiari”, catalogo della mostra, Chiari, 1996;
“Avis e solidarietà nell’arte”, catalogo della mostra, Palazzo Cicogna, Bustarsizio (Va),1995;
“Clorofilla ’95, In corso d’opera”, depliant della mostra, GAM Bergamo, in manifesto testi di Angela Vettese, Marco Senaldi;
“Clorofilla ‘95”, depliant della mostra, chiostro di San Agostino, Bergamo, 1995;
“Accademia Carrara”, depliant della mostra, chiesa di San Bartolomeo, Bergamo, 1995;