Erika Darklust

PITTRICE - SCULTRICE

Erika Darklust, all'anagrafe Nicolò Lucia, nasce a Caserta nel 1978. Diplomatasi, nelle sezioni architettura del liceo artistico e dell’istituto d’arte, e dopo un periodo alla facoltà di architettura, si iscrive alla scuola di restauro di Salerno. Lì, consegue il titolo di restauratrice di dipinti su tela e tavola. A Roma poi si specializza in restauro e conservazione di affreschi e dipinti murali ed, in seguito, di materiale lapideo ed archeologico. Inizia precocemente a lavorare nel campo del restauro, tanto che a 25 anni è la più giovane restauratrice accreditata dalla Soprintendenza BAAAS di Caserta.
Parallelamente alla sua professione, non tralascia la voglia di ricercare se stessa attraverso l’arte ed i viaggi: America, India, Thailandia, Indonesia… la portano a stretto contatto con la vita, l’arte e la cultura di quei luoghi e ne influenzano notevolmente la concezione artistica. La sua ricerca quindi è intrisa delle culture che ha incontrato e delle sue conoscenze professionali che le permettono di accrescere le abilità artistiche attraverso un’incessante ricerca di nuove tecniche e sperimentazioni, che si orienta allo studio della “materia dell’opera d’arte”, al suo impatto visivo, cromatico, materico ed emozionale, ponendo estrema attenzione allo studio dei materiali, alle loro interazioni ed al loro “metamorfismo”, talvolta anche lasciandolo al caso. Tutto questo crea un bipolarismo che rende lo stile di Erika un continuo conflitto dove anche la sua tavolozza muta continuamente alternando il bianco e nero all’esplosione di colore.

Tematiche

“L'impatto che da' l'opera d'arte non è solo calcolato sull'intricata soggettività delle emozioni di chi guarda, ma è dato principalmente dall'aspetto materico dell'opera stessa. Non il suo concetto bensì la materia è la parte principale dell'opera … e' solo attraverso la materia che l'essenza dell'opera prende forma, perché è lo strumento fondamentale affinché l'opera esista. … attraverso la degenerazione fisica della materia dell'arte l'opera perde prepotentemente la sua identità. Tale mancanza fa dell'opera d'arte una non-opera … attraverso una non-opera può esserci solo il concetto di non-arte. L'arte non può esistere quindi se non attraverso la sua realizzazione materiale ... un bozzetto, un'idea, non possono essere considerate opere d'arte … l'idea artistica può mutare o svanire nell'atto della sua materializzazione.
… Di qualsiasi materiale sia composta l'opera, bisogna tener sempre presente che la materia non è inerte, bensì viva, e pertanto interagisce con l'ambiente circostante. Sempre. Le sue mutazioni fanno parte del suo stesso esistere.
… Guardo alla materia, quindi. Alle interazioni dei suoi elementi. La studio. La trasformo. E nel suo metamorfismo vado alla ricerca di un impatto che possa investire i sensi … modificando la materia si modifica la realtà, non solo l'immagine che si da di essa così che ciò che è divenga ciò che non è, e ciò che si pensa divenga ciò che è.” (Erika Darklust)