Fabio Cocchia

pittore

Formazione

Fabio Cocchia è nato a Napoli nel 1972, da una famiglia impegnata da sempre nelle arti figurative.
Diplomato al Liceo Artistico, prosegue gli studi presso la Facoltà di Architettura di Napoli.
A sedici anni la prima esposizione nel campo del design:
- Sala Gemito, Galleria Principe di Napoli.
A soli diciassette anni ottiene un riconoscimento per un’estemporanea nell’isola di Procida.
Partecipa a concorsi di Progettazione Architettonica e conseguenti pubblicazioni ed esposizioni:
- L’IMMEDIATO POSSIBILE. 16 idee-progetto per la città di Napoli,
esposizione Palazzo Reale, dicembre 1994.
- BERLINO/LONDRA/MADRID un'esperienza di progetto triennale (Clean edizioni).
In veste di fotografo partecipa alla mostra:
-LA VOCE DELL’ ARCHITETTURA, suggestioni visive e musicali tra l’800 ed il ‘900. Napoli marzo 1995.
Abile disegnatore realizza opere sul folklore napoletano, destinate alla produzione seriale.
Tramite il supporto informatico opera nel campo della grafica.
L’analisi della sua formazione si completa con le visite ai maggiori musei d’arte moderna e contemporanea europei, Reina Sofía, Beaubourg Tate Gallery e altri compreso il Musée d'Orsay dove sono ritratti antenati della moglie nel celebre dipinto “La Famiglia Bellelli” di Edgar Degas.
L’esperienza figurativa diviene elemento del passato, dal 1998 si fa spazio un’elaborazione sempre più informale.
Presente in prestigiosi annuari d’arte moderna e contemporanea (Mondadori).

Tematiche

Tema dell’intera produzione sono gli elementi compositivi che sembrano non rimanere in alcun modo all’interno dei rigidi supporti quadrangolari, quasi a proseguire una corsa all’infinito. Il movimento è l’elemento scatenante di ogni resa, tra rossi scuri ed intensi, linee che si snodano, vigori che si alternano. Le sovrapposizioni materiche ed artistiche instaurano un rapporto recondito e latente con l’osservatore che viene intrappolato nelle tele. Laddove è prescelto lo stile informale (Serie Drappeggi)si combinano occultismi cromatici che rendono viva la materia dove l’unico protagonista è il colore nelle sue sfumature e con le sue combinazioni.
Serie Gente Comune:Vagamente figurativa la serie è dedicata alla categoria sebbene silenziosa, più numerosa tra noi. La figura umana è ottenuta tramite un gioco negativo-positivo utilizzando piccoli e fitti elementi di pasta di piombo