Critiche

Presentazione critica della Dott.ssa Russo Oriana

La natura morta partenopea di tradizione seicentesca è rielaborata in chiave contemporanea con una pittura analitica, estremamente attenta al dato naturale,
alla trasparenza della materia, alla rifrazione della luce, ma dai fondali bui emergono
colori nuovi che sanno di digitale. L’occhio fotografico di Giuseppe Torre fissa sulla
tela brani metapittorici, focalizzando strumenti di lavoro, pennelli e colori, e strumenti
di ricerca, natura e materia. Il pennello dell’artista, dal tocco lento e preciso, lascia
miscelare sulla tela i colori, mai puri, ma trasparenti e intensi, ora strutturati in materia
ruvida e porosa, ora evanescenti in trasparenze profonde e reali.
La ricerca pittorica di Torre dimostra che è ancora possibile rinnovare l’arte figurativa
attraverso l’utilizzo di tecniche tradizionali.


Presentazione critica del dott. Franco Colonna
Fermarsi a guardare il vero, vuol dire confrontarsi e conoscere meglio se stessi.
Il linguaggio è figurativo, quello col quale il dipingere è nato ed ha raggiunto le vette
più alte. Ciò non rappresenta un adeguarsi su un cammino facile e già tracciato.
Forse è proprio il contrario. Perché la fedeltà al vero, è la rappresentazione del sentire,
presuppone, talento, studio, lavoro. I colori, sono prevalentemente composti da
mescolanze, rari gli acuti di tinte, pur anche essendo di tono sicuro, riescono a comunicare disposizione al raccoglimento, valorizzazione del silenzio, ricerca della
solitudine amica.
( Pubblicato sulla rivista SENZA TITOLO )