Johnny Pixel

fotografo artistico

Tecniche

fotografia

Bibliografia

Johnny Papagni, alias Johnny Pixel, milanese classe 1976, fin da piccolo nutre interesse per tutto ciò che è artistico, dal semplice disegno all’ideazione di mirabolanti marchingegni dagli usi più impensati.
Nel 1998 nascono le prime Emozioni su tela, quadri dove i colori rappresentano il contrasto fra la realtà esterna e la sua percezione interiore e che, nel 1999, confluiscono nell’omonima mostra.
Nel 1999 inizia a cimentarsi nella lavorazione di diversi materiali, tra i quali leghe metalliche e cere, dando così vita alla produzione di sculture.
Nel 2001, alla ricerca continua di nuovi canali espressivi, dà vita al disegno a china. La fusione fra realtà esteriore e interiore genera immagini all’apparenza caotiche ma che, osservate attentamente, prendono la forma di un vero e proprio diario grafico sulla vita dell’artista.
Nell’autunno del 2010 Johnny Pixel intraprende un nuovo percorso di ricerca iniziando a lavorare con luci e ombre: nelle Trasposizioni la realtà fisica concreta viene denudata dei suoi colori e spessori, per poi tornare a vivere interagendo con le emozioni sollecitate nello spettatore.
Dal 2000 a oggi Johnny Pixel si è costantemente cimentato con la fotografia digitale.
Sono di questi anni le Foto dal mondo e i microMondi.
L’amore per la fotografia e la ricerca di uno spazio indipendente lo portano ad aprire, nel 2014, un suo studio fotografico, il Black & White Studios Milano, nel quale si occupa di moda, advertising, ritrattistica, fine art.
Con la serie Stazioni-Treni-Passeggeri, La ricerca del Silenzio, Johnny Pixel ha fermato l’obbiettivo nelle stazioni ferroviarie, immortalando convogli, pensiline affollate, addii strazianti tra amanti, passeggeri di ogni età e provenienza.
Attualmente, proseguendo nella sua ricerca fotografica, affronta la rappresentazione di paesaggi urbani. Il suo personale punto di vista li rende una realtà quasi astratta, nella quale colori, luci e forme si fondono per dare vita a nuove visioni e creare una nuova dimensione, situata tra psichedelico e onirico.