Giordano Colafrancesco

pittore

"Fin da piccolo ama la musica... per lui tutto ha un suono... compone pezzi e ritmi con i tasti del telefono, con le pentole, marciando... si lascia coinvolgere totalmente dalla musica tanto che quando la ascolta resta estraniato da tutto ciò che lo circonda.
All'età di 8 anni si segna a scuola di musica e giovanissimo entra nella Banda Comunale di Ceccano come percussionista.
Nel 1998 si iscrive al Liceo Artistico Anton Giulio Bragaglia di Frosinone e da lì scopre subito che l'arte sarà la sua passione. A completare il suo profilo artistico-musicale sarà il teatro con i Comedians di Guglielmo Bartoli.
Non contento, inizia a scrivere poesie in un libro inedito. Parola, segni e colori fanno parte del suo mondo onirico. Errore da non commettere è cercarvi una razionalità. La sua forza sta nel destrutturare il linguaggio (di per sé più razionale) e renderlo suono e poesia.
All'età di 17 anni affronta un viaggio di 5 mesi in Finlandia, esperienza che influenzerà notevolmente la sua vita ed ovatterà i suoni di cui prima era ricca. Infatti in qualche tela ritroviamo i silenzi e la freddezza dei paesaggi finlandesi.
Si iscrive all'Università. Inizialmente è orientato verso lo studio delle lingue straniere, ma il caos della città non fa per lui perché è egli stesso caos ed epicentro del paese. Così decide di seguire la sua vena artistica. Si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Frosinone. La pittura tornerà ad aprirgli nuove strade di espressione... quelle che gli sono più consone... fino ad approdare alla sua personale, “Stati d'anima”, curata da Eleonora Pusceddu, artista e docente presso l'Accademia di Belle Arti di Frosinone."

Formazione

1998-2003 Maturità presso il Liceo Artistico Anton Giulio Bragaglia di Frosinone
2005-2010 Laurea in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Frosinone
Teatro con i Comedians di Gugliemo Bartoli
Percussionista con la banda musicale di Ceccano (FR)

Tematiche

"Rifugio, ricerca, scappatoia, moti che animano l’animo dell’artista che sceglie la strada dell’espressione privata e recondita in cui poter riuscire a trovare ciò che altrove non c’è.
Uno sfogo irruente, un viaggio in luoghi fantastici ma non irreali solo perché non raggiungibili fisicamente, personaggi ripetitivi nel quale trovare conforto materno o spirituale, è questo quello che Giordano Colafrancesco offre nelle sue opere attraverso i giochi di una tavolozza cromatica ristretta, ma sempre pura e spontanea.
L’artista si lascia guardare dentro ed accompagna lo spettatore per mano, attraverso il labirinto espositivo, come se fosse un gioco fanciullesco.
Quadri a tempera su tela di varie dimensioni e 3 opere imponenti, tele che si lasciano andare in un infinito di sogni, in “poesie di fantasia” in cui i 7 metri di supporto sono solo l’epifania di qualcosa che esiste ma che altrimenti non vedremmo, è solo il modo di rendere tangibile il mondo dell’artista, un balzo in ogni direzione della nostra dimensione, che inarrestabilmente continuerà a fluire.”
Anna Cinzia Moro

Premi

4° premio - Estemporanea di Campoli Appennino (FR)