Massimo Angelini

scultore

Formazione

Massimo Angelini è nato a Giustagnana il 09/05/1954, dove tuttora risiede.
Ha esordito nel 2001 con una collettiva ad Azzano di Seravezza presso la Pubblica Assistenza.
Nel 2002 ha realizzato la prima personale nella ex Scuola Elementare di Giustagnana.
Nel 2003, in gennaio, espone nella Sala Gramsci del Centro Culturale “Luigi Russo” a Pietrasanta. Nello stesso anno ha contribuito con una propria opera alla premiazione della frase più bella per la festa di San Valentino. Sempre nel 2003, nel mese di aprile, è stata di scena la mostra organizzata dal Comune di Roccaterigi a Grosseto, mentre in giugno ha esposto nella Chiesina del Palazzo Mediceo a Seravezza.
Nell’anno 2004 ha esposto le proprie opere ancora nella ex Scuola Elementare di Giustagnana, cosa avvenuta anche nel 2007 con una mostra collettiva.
Giustagnana è uno dei piccoli paesi delle colline versiliesi, sovrastato dal Monte Altissimo, dalla Pieve romanica de La Cappella, da alcune cave di marmo e immerso nel verde dei castagni.
In questo scenario vive e opera Massimo Angelini, il cui nome ci trasporta lontano: uno dei ceppi storici del paese ampiamente citato negli antichi documenti della comunità seravezzina. E’ qui che ad un certo punto della sua vita Angelini sente forte il richiamo dell’arte, stregato e affascinato da questo mondo in continua evoluzione, che lievita nel percorso umano di tanti uomini e donne prolifici. Angelini cerca un filo conduttore, attraverso la materia a lui più congeniale: il marmo, materia inebriante già carica di colori e vitalità, a cui basta dare poche linee essenziali per renderla “espressiva e parlante”. Ecco allora il tocco magico dell’artista, il motivo costante di questa avventura artistica: IL CUORE. Cuori colorati, informi, frastagliati; cuori infranti o palpitanti, evidenziati dal cromatismo delle pietre e marmi opportunamente inseriti. In ogni creazione emerge prepotentemente la volontà di comunicare un messaggio dal cuore marmoreo delle Alpi Apuane. Angelini sembra quasi voler sfatare quell’esile filo che sta fra l’artigiano di talento e l’artista, coniugando perfettamente la mano e l’ingegno, in un susseguirsi di movimenti e forme che si intrecciano dando vita ad incastri fantasiosi. Attraverso queste geometrie e astrattismi, la materia fredda viene resa vitale e gradevole, riuscendo ad emanare forte e prorompente un grande messaggio d’amore, quello della gente semplice che si riappropria per incanto delle antiche radici. Angelini rappresenta a pieno titolo la creatività e l’ingegno di schiere di uomini coraggiosi che hanno violato costantemente le scoscese pareti delle cattedrali di marmo, rubandolo dalle viscere per poi donarlo al mondo in stupende e fantastiche opere d’arte.
Questa felice intuizione viene oggi offerta agli occhi di quanti vorranno visitare la mostra permanente dell’artista, in via San Genesio 212 a Giustagnana di Seravezza (LU)