Paolo De Bastiani

fotografo artistico

Formazione

Nasce a Vittorio Veneto nel 1948 sotto il segno zodiacale dei Gemelli. Compiuti gli studi classici, si trasferisce a Padova con l'intento di frequentare la facoltà di Giurisprudenza e di calcare le orme dell'affascinante Perry Mason. Una volta terminata la fortunata serie televisiva, svanisce anche il suo "sogno americano" Cambia interessi e città. Nel 1970 è a Milano, dove abbandona definitivamente gli studi per dedicarsi, a tempo pieno, alla fotografia. Fino al 1975 lavora con alberto Tolot nello studio milanese di Foro Bonaparte " Creative Photo", dedicandosi soprattutto alla realizzazione di cataloghi d'arte commissionati dalle più famose Gallerie milanesi. Affina la sua tecnica di ripresa e di camera oscura, fotografando e stampando centinaia di dipinti dei più quotati maestri del 900 ( De Chirico, Carrà, Morandi etc.) Parellelamente si cimenta in particolari e, per quel tempo, inedite lavorazioni trasformando i negativi in bianco e nero in stampe a colori e ottenendo sorprendenti effetti pancromatici. Il soggiorno milanese coincide con la scoperta e l'adesione sincera al movimento artistico della Pop Art, indagata tramite il suo rappresentante più noto: Andy Warhol. L'interesse per il fotogramma ripetuto, per l'oggetto o per il paesaggio reale e mentale cosi freddamente oggettivi e ridondanti da essere quasi metafisici, convince De Bastiani a ripercorrere con mezzi e strumenti sempre nuovi la strada indicata dai pop artists. Con una differenza sostanziale. Mentre Warhol parte dalla pittura per creare o ricreare le immagini della realtà, De Bastiani, all'inverso, approda all'esperienza pittorica attraverso gli strumenti tipici della fotografia. I suoi lavori vengono esposti in una Mostra personale, a cura del Comune di Vittorio Veneto, nel 1995, negli ampi saloni di Palazzo Piazzoni, ottenendo un grande successo di critica e di pubblico. Tralascia l'opportunità di proseguire nella ricerca intrapresa, per seguire lo studio pubblicitario, aperto alla fine degli anni 70, al ritorno da Milano. Lavora in vari settori ( moda, abbigliamento, still life ) e le sue immagini appaiono fin dal 1980 su riviste nazionali e internazionali di costume e settoriali.. L'avvento della fotografia digitale offre a De Bastiani nuovi orizzonti espressivi. Si apre una nuova frontiera, dove la fotografia rappresenta quello che si vede dentro di se, dove in una sola immagine è possibile fissare il passato, il presente , il futuro. Poter rappresentare ciò che si è immaginato. Significativo , in questa fase della sua ricerca, il recupero della scrittura associata alle immagini.