Dicono che il dolore esalta le poche gioie
che la vita ci riserva arricchendo il fardello delle proprie esperienze..
Vorrei che tutti avessero a disposizione tante gioie da potersi nutrire in esse, per non disperarsi nel dolore, poi.
La situazione economica nazionale è una miseria, la violenza contro l'uomo è di una capacità malefica che mette i brividi, e quante lacrime ancora scorrono nei disastri delle calamità naturali.
Mi ritorna in mente quando da piccola mi dondolavo sull'altalena che mio padre aveva attaccato alla trave del portico; c'erano le prime rondini che di consueto si facevano il nido sotto quella trave. Più io mi dondolavo e più loro volavano, andavano e tornavano, attraverso le due corde dell'altalena. Quanto ero felice! Quanto mi dava felicità 'sta cosa. Ma purtroppo, è finito, come finiscono tante cose belle. Non è più ritornato quel momento. Pochi anni fa', però, rimasi stupita nel vedere, che all'aprirsi della Primavera, quell'emozione vissuta da piccola si stava ripresentando ancora, proprio sotto il portico della mia nuova casa. Altri momenti felici aggiunti..altri momenti gratuiti donati. Poi, più niente. Ora a distanza di tanti anni desidero ancora le rondini, il loro volteggiare nell'aria, il loro richiamo, il loro canto, la loro spensierata melodia di cui il mio cuore ha amato tanto!
(@ Piera Gabrieli)