Massimo Zampedri

pittore

Nato a Genova. Vive a Giano dell'Umbria in provincia di Perugia. Architetto ed esperto in urbanistica e gestione del processo edilizio. Dirigente pubblico. La produzione artistica maggiormente prolifica è quella degli ultimi 20 anni quando il suo carattere schivo sotto il profilo artistico comincia fare spazio ad una maggiore disponibilità a far conoscere i suoi lavori. Ha partecipato a diverse esposizioni delle sue opere ma sempre in contesti riservati e selezionati. Alcune sue opere sono state pubblicate. È stato più volte invitato a partecipare a collettive d'arte, concorsi e biennali.

Formazione

Autodidatta. La sua attività artistica prende forma con la “costruzione” di carte riciclate che incollate in strati sovrapposti diventano fogli spessi, rigidi, materici, dove la bianca superficie lascia a tratti il posto “a ciò che la carta stessa aveva già impresso”. Queste sue “carte artigianali” (per lui esse stesse “opere”), cominciano a diventare anche disegni (matita, carboncino, china e accenni di colore). Opere inizialmente incompiute, spesso anche “rinnegate” a tal punto che vengono in parte nascoste con stucco e gesso, sul quale poi riproporre altri “di-segni”. Si delinea così quella particolare tecnica che caratterizzerà poi la sua evoluzione artistica. Così le sue opere prendono vita dalla materia “grezza” che fa da base a segni di matita, fusaggine, carrè, che accennano agli elementi del dipinto poi “soffocati” dalla sovrapposizione di strati di altra materia (gesso, stucco, stoffa) dipinti dipinti infine ad olio e acrilico.

Tematiche

"Inventore nobilissimo et maraviglioso di cose fantastiche e bizzarre". Nelle sue opere la carta, decontestualizzata, diventa protagonista di un processo artistico che porta alla realizzazione dei suoi lavori. Una sorta di duchampiani ready-made aulici e poetici. Così la sua arte ci introduce nel suo mondo fatto di colori e forme, ma anche di impressioni e pensieri, di simboli e di idee, che mai si fermano, ma con fermento evolvono e raccontano il suo "io" più intimo e personale. Le tematiche dei suoi quadri sono ispirate dalle passioni che lo hanno accompagnato nella sua formazione artistica: la letteratura classica e la poesia (vedi le serie che illustrano l'iliade, l'odissea, gli haiku), la musica ed in particolare le grandi opere liriche, i grandi artisti della pittura di cui ha potuto ammirarne da vicino le opere nei più importanti musei di parigi, barcellona, londra, berlino, amsterdam, venezia, roma, milano, torino, etc, la natura (serie floreale) ma anche gli oggetti che hanno avuto un significato nella sua vita. Le sue opere sono caratterizzate da contenuti artistici e segni "inconfondibili" come gli occhi (i sentimenti) ed altri numerosi simboli legati alla sua passione per l'alchimia e la matematica, gli studi sui rapporti aurei, i “movimenti" con cui definisce ogni serie di quadri monotematica (come ad esempio il movimento delle biciclette), nonché di grande originalità ed effetto artistico le sue opere “fronte-retro” dove grazie ad una particolare incorniciatura tra due vetri è possibile ammirare sia il quadro che il suo “verso" (il retro) che costituisce il brogliaccio degli appunti, insomma l'abbozzo del quadro stesso.

Tecniche

Tecnica mista (olio, acrilico, fusaggine, carrè, pastelli) su supporti realizzati con strati di carta riciclata, con inserti di stucco, gesso ed altri materiali.