Renzo Roncat

pittore

Dal 1990 affianca alla ricerca teorica una personale sperimentazione degli elementi fondanti i rapporti di assonanza e dissonanza in dimensione estetica. La grammatica di assonanza-dissonanza viene indagata a partire dal cromatismo e dalla morfologia degli insiemi cromatici.L'astrazione ha sempre di mira il concetto ossia il significato che rischiara e dà il nome all'opera. Dal 2008 è dirigente scolastico, sviluppa anche sul piano della direzione degli ambienti di apprendimento le sue convinzioni teoriche relative ai rapporti di dipendenza gerarchica tra sviluppo culturale dei processi percettivi individuali e sviluppo complessivo della personalità individuale.

Formazione

Dal 1974 al 1978 frequenta il Liceo scientifico “E.Torricelli” di Bolzano dove entra in contatto con le tematiche della liberazione e dell'impegno politico, dal 1979 al 1983 studia Filosofia presso l'Università di Bologna dove si laurea. Insegna storia e filosofia presso il liceo classico “ G. Carducci “ di Bolzano e si dedica all'approfondimento dei rapporti tra percezione estetica-psiche-apprendimento. Gli studi nel campo delle scienze dell'apprendimento lo portano a indagare le dinamiche della percezione estetica e a sviluppare l'ipotesi del rapporto gerarchico di dipendenza della percezione estetica dalla costruzione culturale in cui è inserito l'individuo. Dal 1990 affianca alla ricerca teorica una personale sperimentazione degli elementi fondanti i rapporti di assonanza e dissonanza in dimensione estetica. La grammatica di assonanza-dissonanza viene indagata a partire dal cromatismo e dalla morfologia degli insiemi cromatici. Le opere che ne derivano intendono sperimentare la possibilità di un percorso coerente dalla percezione elementare alla forma evocante il concetto. L'astrazione ha sempre di mira il concetto ossia il significato che rischiara e dà il nome all'opera. Dal 2008 è dirigente scolastico, sviluppa anche sul piano della direzione degli ambienti di apprendimento le sue convinzioni teoriche relative ai rapporti di dipendenza gerarchica tra sviluppo culturale dei processi percettivi individuali e sviluppo complessivo della personalità individuale. Insiste sulla necessità di portare nelle scuole e nella “ Lebenserfahrung” di ciascuno il laboratorio, il luogo in cui la mente si misura con la percezione elementare e la necessità di darle ordine sintattico.

Tematiche

La ricerca intorno ai processi percettivi elementari e ai meccanismi di assonanza-dissonanza conduce alla produzione di opere in cui sono i fattori cromatici elementari a determinare la morfologia complessiva e dunque l'ascesa al concetto che dà il nome all'opera. La derivazione gerarchica delle tematiche dai fenomeni percettivi elementari da vita ad opere che alludono ai fenomeni aurorali dell'esperienza umana ( notte, giorno, acqua, sole, fuoco, pietra, aria, vegetale, animale, pericolo, paura, ecc.).

Tecniche

La necessità di tornare ai fenomeni percettivi elementari richiede l'utilizzo di tecniche che possano accentuare l'incontro con la fisicità estetica del cromatismo, per questo l'utilizzo di supporti rigidi adatti allo scavo e alla pressione della spatola. Del colore è necessario accentuare l'aspetto morfologico per questo l'uso di medium materici dalla gomma al cemento.