golfo

tecnica mista a rilievo, tela, 2007

Presentazione
Salvatore Scaramozzino nato nel 1957 a Dinami, piccolo paese della provincia di Vibo Valentia, da umile famiglia di contadini, è un uomo semplice dotato di una notevole sensibilità.
Attualmente risiede a Castano Primo (MI). Insegna arte applicata e laboratorio di architettura di arredamento presso l’Istituto Statale d’Arte di Cantù.
Dopo aver conseguito il diploma presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma nel 1980, specializzandosi in scenografia, inizia l’attività di artista presentando la prima personale nel suo paese nativo, nell’agosto del 1980.
Partecipa a diversi concorsi sia di pittura, sia di insegnamento.
Nel 1985 si trasferisce a Milano dove trova lavoro in diversi laboratori di scenotecnica tra cui Sormani, Arianese, dove acquisisce nuove tecniche pittoriche espressive.
Lavora per il teatro lirico, la prosa e la televisione.
Partecipa, inoltre, alla realizzazione di scenografie di cartoni animati per la ditta G.L.M. s.r.l. di Modena.
Nello stesso periodo ha l’incarico come insegnante presso l’Istituto d’Arte di Monza e Giussano.

Ha partecipato a diverse mostre di pittura:

• Concorso premio “Open Art” – Roma, 2007;
• Concorso premio “Open Art” – Roma, 2008
• Concorso di Pittura 1ª edizione “On the road” – Gallarate, 2003;
• Collettiva di pittura “Galleria Solinghi” – Como, 1992;
• Premio internazionale Novum Comum “Galleria Solenghi” (II premio per la tecnica mista) – Como, 1990;
• Mostra di pittura “Ritorno emigranti” (I premio) – Mongiana (V.V.), 1985;
• Settima rassegna di pittura (II premio) – Candidoni (R.C.), 1984;
• Collettiva di pittura “Corrado Alvaro” – Melicucco (R.C.), 1984;
• VI Rassegna di pittura contemporanea – Candidoni (R.C.), 1983;
• XXX Premio di pittura – Pizzo Calabro, 1983;
• Concorso grafico – figurativo esercito italiano “Generale Giuseppe Garibaldi”, 1982;
• Mostra personale – Dinami, agosto 1980.

Il suo stile pittorico è particolare: presenta aspetti figurativi plastici come elementi caratterizzanti, rappresentando cenni di ruderi di architetture storiche, soprattutto classiche.
L’artista considera il classico come la madre di tutte le arti. Ogni soggetto è racchiuso in una cornice scenografica resa, oltre che da elementi classici, da un simbolo caro all’artista: il cavallo.
Esso è simbolo di saggezza e di libertà; il suo continuo movimento in spazi sconfinati raffigura il perenne divenire, del reale e dell’opera d’arte medesima.
Concepire l’arte come non finita, significa poter intervenire in qualunque momento, e dare spazio, oltre alla tecnica, alla fantasia.
Il costante aggiungere rende la pittura non istantanea, come può essere la fotografia, ma in costante evoluzione; come dice l’artista: “La fotografia è una tecnica istantanea e nello stesso tempo si ferma; la pittura è sempre in movimento e va oltre il pensiero”.
L’arte è dunque un continuo movimento, non solo legata a un gesto, ma estensione di un pensiero, di un concetto o semplicemente di uno stato d’animo.
Tutto ciò è espresso nei materiali utilizzati (stracci, carta, legno, metallo, garza, etc.), utilizzati in maniera casuale in apparenza, modellati e colorati allo stesso tempo, che fondono insieme forme plastiche e cromatiche, componendo la notte, il sole, la luna, la natura, elementi presenti in tutti i suoi lavori.

Napoli, 27-09-07 Dott.sa Arch. Patrizia Luciana Gallucci

Informazioni generali

  • Categoria: Pittura

  • Eseguita il: 2007

Informazioni tecniche

  • Tecnica: tecnica mista a rilievo
  • Stile: espressionismo
  • Supporto: tela

Informazioni sulla vendita

  • Disponibile: no

Informazioni Gigarte.com

  • Codice GA: GA24204
  • Archiviata il: 01/10/2009

Hai bisogno di informazioni?

Vuoi chiedere maggiori informazioni sull'opera? Vuoi conoscere il prezzo o fare una proposta di acquisto? Lasciami un messaggio, risponderò al più presto

Cliccando su "Invia il messaggio" accetto che il mio nome e la mail vengano salvate per la corretta erogazione del servizio