Il vento delle emozioni trasfonde le superfici in spazi liberi. Le architetture estatiche di vite vissute, forme mobili in perenne metamorfosi si fondono in pensieri travalicando i limiti del tempo. Le dimensioni della materia riportano l’eco arcano di ricordi sopiti in un’espansione infinita dell’umano sentire. “Fragile è il cuore mio”!
Il senso del vivere si plasma ai suoi palpiti incessanti donandomi la certezza forte dell’essere.
Carmelina Ianniciello
Rosalba Silvestri
Di Sasa'
gli uomini perderanno l'identità di umani ed assomiglieranno sempre di più a degli oggetti
È uno strumento da me ideato e messo a punto negli anni basato sugli studi di Scriabin, Kandinskij e Goethe che serve per ascoltare il colore e vedere la musica in maniera sinestetica. Si basa sulla teoria degli intervalli musicali che sono 12 e degli intervalli dei toni del colore, sempre 12. Conoscendo la teoria musicale che possiamo considerare matematica pura la si applica al colore. Si parte dal ROSSO (infrarosso) per terminare con il VIOLETTO\ROSSO (ultravioletto) e si prendono gli intervalli musicali. Per esempio : sapendo che un accordo maggiore è formato dalla FONDAMENTALE, la TERZA MAGGIORE e LA QUINTA In pittura avremo i colori corrispondenti:
ROSSO – GIALLO – VERDE\AZZURRO
Ne segue che a seconda degli accordi musicali avremo accordi di colore corrispondenti, tonali in senso musicale, dando alla composizione pittorica maggiore armonia.
16\04\2010 Caserta
con questa descrizione (e con l'aiuto del tintofono) si possono ottenere nuove miscele a base di cioccolato e giocare con i gusti ed i loro colori.
La leggenda narra che Geb (la terra) e Nut (il cielo) erano in origine uniti, fino a quando il dio Ra, contrariato per questa unione, ordinò a Shu di dividerli, creando lo spazio tra cielo e terra. Nut, proprio in quella occasione, formò la volta celeste, sostenuta da Shu, che però fu costretto a conservare perennemente quella posizione. Originariamente fu la dea del cielo diurno, ma più tardi rappresentò il cielo in generale. Si pensava che il dio-sole, Ra, nel suo viaggio notturno, fosse da lei ingoiato dopo il tramonto, per essere partorito di nuovo all'alba. Nello stesso modo, Nut divorava e faceva rinascere le stelle, e per questo motivo era considerata una divinità legata alla resurrezione. Come tale si trova spesso raffigurata all'interno dei sarcofaghi. Un'altra leggenda narra che Nut, sotto le sembianze di una vacca, ebbe l'onore e l'onere di far salire sul suo enorme dorso il dio Ra. A causa dello sforzo immane profuso, Nut fu aiutata da quattro dei aventi la funzione, in seguito divenuta perenne, di pilastri del mondo.
" Arte ed Economia sono un binomio perfetto. Senza Arte non c'è Economia. "