Cronistoria

La mia vita artistica

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1972

PRIMO PERIOSO ESPRESSIONISTA

1979

SECONDO PERIODO ESPRESSIONISTA

1982

TERZO PERIODO ESPRESSIONISTA Nel 1974 abbandona l’iniziale esperienza impressionistica per definire in forma espressionistica la successiva struttura figurativa quale interpretazione esistenziale dell’uomo. Un percorso che ha portato Ferlin fino agli inizi degli anni ottanta ad una elaborazione espressiva estremamente pregnante e densa, basata sulla capacità di tradurre fino in fondo il dramma dell’uomo i cui rimandi prima a Siqueiros e poi a Bacon talvolta emergono nella produzione di questo periodo. Periodo 1970-1984 Vanno ricordate le opere, prevalentemente oli su tela , titolate Studi per figura con laccio emostatico, Figura in due stanze, Non si era mai visto il sole dalla parte di Padova e la serie Studio di figura

1984

PERIODO NEO-SIMBOLISTA - LA COSCIENZA RITROVATA Nella seconda metà degli anni ottanta Ferlin è impegnato a dipingere soggetti figurativi “fantastici”. L’afflato è “surreale”, non mancano citazioni metafisiche ( nell’opera La coscienza ritrovata è evidente il rimando a De Chirico ) ma alla fine il risultato è neo-simbolista, giacchè allegoria e metafora prevalgono su qualsivoglia tentazione onirica. Periodo 1984-1990 Sono di questo periodo opere di grandi dimensioni , oli su tela, come Pathos (1985), Smarrimento (1985), Metrò (1985), Concerto di pace (1986), Alla ricerca di nuovi simboli (1987), La coscienza ritrovata (1988-89).

2004

FREE RATIONAL COLORS L’approdo all’astrazione avviene nella prima metà degli anni 2000, dopo un lungo, decennale, periodo di riflessione e ripensamento in cui Ferlin ha rarefatto, quasi sospeso, l’attività artistica. Il legame fra Arte fantastica e astrazione non è necessariamente oppositivo quanto piuttosto contiguo, evolutivo e, a volte, persino metamorfico. Vanno qui ricordati artisti come Kupka, Mondrian e Kandiskij che approdarono all’Astrazione dal Simbolismo. Il ritorno alla pittura è segnato dalle ricerche titolate “ Oggettivismo naturale“ ove alcune opere ( es. Elementi casuali, 2004 ) appaiono sintonizzate sulle strutture praticate da Mario Nigro negli anni settanta. La ricerca dell’astrazione e il distacco dal figurativo non è mai per alcun artista facile e indolore. La mostra del 2006 titolata Free Rational Colors, afferente alla ricerca sul “Razionalismo Estetico”, in cui sono presenti anche installazioni che inneggiano alla Land Art, ci mostra un Ferlin intento a riflettere sul significato e sul ruolo dei colori nella vita dell’uomo, ma anche afflitto da una momentanea indecisione. La figura ritorna qui ridotta a oggettuale silouette ma capace di dialogare con la forma geometrica: nell’opera Free Rational Birds le sagome degli uccellini rimandano ai richiami di latta ormai desueti che i vecchi cacciatori adoperavano nelle valli del Po, ma su di loro è come si fossero abbattute le allegre temperie del Pop, la gioiosa razionalità del Memphis di Ettore Sottsass Jr, le didattiche laborialità di Bruno Munari. Periodo 2004-2006 Vari studi realizzati con pastelli su cartone afferenti la ricerca Oggettivismo naturale ( es. Elementi casuali - 2004) Preparazione della mostra Free Rational Colors afferente la ricerca Razionalismo Estetico con opere quali Rational Minds, Metamorphosis, Rational Eyes, Rational Senses, Emotion realizzate in acrilico su tela e Free Rational Birds, Rational Stones realizzate con tecnica mista.

2007

ARCHAIC EMOTION Con la mostra del 2007 titolata Archaic Emotions, Ferlin ridefinisce le grammatiche della visione, riducendole alla linea-colore-spazio, che diventano l’insieme degli elementi formanti il linguaggio che racchiude la sintesi comunicativa dell’emozione e col manifesto “Metasintesi” definisce le linee guida verso un’astrazione sempre più inflessibile e geometrica, fatta di dialoghi spaziali estremi fra colori e linee; dialoghi apparentemente razionali, eppure nelle intenzioni dell’artista sempre simbolici. Periodo 2007 Preparazione della mostra Archaic Emotion con opere in acrilico su tela quali la serie Emotion, Red Archaic Emotion, Archaic Yellow Emotion, Archaic Orange Emotion, Archaic Blue Emotion, L’origine del verde, L’origine dell’arancio e L’Origine del viola.

2008

CHROMATIC CODES Nell’esposizione del 2008-2009 Chromatic Codes le opere di Ferlin si compongono nel dialogo profondo fra la superficie di fondo e le linee rappresentative “del tutto” in movimento ( le serie rappresentate sono denominate Silenzi infiniti, Emozioni infinite e Presenze infinite ). Periodo 2008-2009 Preparazione della mostra Chromatic Codes con le serie di acrilici su tela Silenzi infiniti, Emozioni infinite e Presenze infinite

2008

TRANSACTION

2011

Partecipa all’evento Meridiano Acqua-Meridiano Fuoco Magazzini del Sale e Cà Zanardi
Venezia

con tre opere inerenti la Passione, l'Infinito e la Libertà

2012

Realizza con ESG Edizioni Signorini di Lendinara la cartella d'arte " MY TIME "
per Emergency

2012

Presenta " MY TIME " ad ARTEPADOVA 2012

Prigioniero delle proprie libertà l’uomo traccia la linea con un gesto lasciato alla spontaneità del braccio quale prolungamento dell’animo e vettore per il dilagare delle emozioni.
La linea, passando sul quadro, indica una provenienza e una destinazione senza fine tracciata da una mano immensa; in tal modo il quadro diventa la minuscola occasione per l’artista di registrare l’evento.
Il segno si trasforma in solco, orma, indizio, impronta, memoria di un passaggio e di un vissuto, attestazione di un presente e speranza di un futuro contro il dissolversi del tempo, diventando supplica e urlo nell'indifferenza e nella sordità dell’infinito.
L’animo si eleva nell’immensità dello spazio immaginario dove l’artista crea e la mente vive l’unicità della nostra emotività e spiritualità. ( Ferlin 2012 )

2013

Partecipa alla Rassegna " Black&White" Astrazione negli opposti presso MADE4ART di Milano.