Cosa c'entra l'ornitorinco con l'arte contemporanea

L’Ornitorinco è una metafora. Una metafora utilizzata inizialmente da Umberto Eco in “Kant e l’ornitorinco” e talmente efficace che abbiamo deciso di utilizzarla a discapito di ogni legge del marketing. L’ornitorinco è un animaletto che vive in Australia orientale: come un mammifero ha la pelliccia ma, come un uccello, ha il becco, depone le uova e ha le zampe palmate. Sembra impossibile incasellarlo in una vera categoria zoologica, sebbene appartenga al philum dei mammiferi. L’arte contemporanea è come un ornitorinco, se ci sforziamo di incasellarla in schemi precostituiti ci apparirà sempre come qualcosa di strano, o come uno “scherzo della natura”. Ma se ci liberiamo dall’obbligo di incasellarla rigidamente in categorie che non le appartengono – che siano movimenti, stili, periodi o scuole – sapremmo apprezzarla in modo più completo. Noi vogliamo ricordare all’arte quello che l’ornitorinco ricorda alla zoologia, che le categorie sono utili ma di non abusarne. In più l’ornitorinco è un animale piuttosto simpatico, che sembra non prendersi troppo seriamente nonostante la sua unicità. Anche il nostro approccio vuol essere un po’ così, leggero ma non superficiale, serio ma non greve.
Pubblicata mercoledì 18 novembre 2020
Da Giovanni Primo Greco