Miracoli nelle mani di Dio

Acrilico, Tela, 2020

Al centro dei tre quadri vi è Cristo. Bianco, splendente, dipinto per dare un senso di gioia, di pace, di serenità. Gesù apre le braccia sulla croce: non sono ritratte crocifisse, ma aperte, come in un abbraccio che Dio dà agli uomini. Braccia che si perdono nei colori per non mostrare la fine di quel gesto, per amalgamarsi con le linee bianche del quadro e diventare i tralci da cui nasce l’uva.
I colori scelti per dare forza alle immagini bianche.
Il quadro vuole essere una preghiera dove al centro vi è Dio e dal suo abbraccio, dal suo amore, nascono i tralci. Nasciamo noi.
Miracoli nelle mani di Dio, dove la perfezione non è nei tratti o nei colori, ma nel messaggio, nel senso profondo, nel regalo che Dio ci ha dato.
Al centro del corpo di Cristo, i tratti bianchi del pennello danno forma ad un cuore.
L’amore.
“…come io vi ho amato…”
Rimanete attaccati a me e troverete l’amore. Il vero Amore.
Miracoli nelle mani di Dio.
Un grande scrittore diceva: “ … chi, essendo amato, è povero?”.
Il Cristo ritratto in questa opera vuole essere questo: un Dio che ci ama, che ha scelto di amarci e che ci tiene stretti; che desidera averci vicino e non vuole che il legame con lui, come i tralci della vite, si spezzi e rompendosi negare il passaggio della linfa, vitale per il frutto.

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