Seduzione ancestrale

Olio, Tela, 2016

Con questo dipinto Luigi73 attraversa un percorso artistico molto profondo, complesso, difficile, un percorso che si perde nelle più nascoste e buie profondità, andando a toccare sentimenti intimi. Dipingendo questo quadro l'artista ha esplorato le sue ancestrali passioni, e non solo. La donna, vista nella figura affascinante, seducente, deliziosa, del vampiro. Lei che arriva da lontano, arriva nell'oscurità, cammina su un tappeto di vivace morte, cammina sui colorati fiori che incorniciano una vita vissuta sempre sul confine tra la vitalità esistenziale e la morte esistenziale. Lei arriva puntuale, attirata proprio da un anima oscura come lei. L'odore che la precede è un profumo di sangue, dolce, morbido, avvolgente, il suo è un profumo sensuale, come altrettanto sensuale è il suo sinuoso corpo che incanta in quel vestito di rossa passione. E che dire poi dei suoi occhi incantevolmente innocenti e grandi, gli occhi che sembrano dud Giada. Lei tanto misteriosa quanto bella, lei che a tanti incute terrore, ma chi ha l'anima dark ne rimane folgorato. Chi dentro di se ha un anima oscura, viene travolto dalla sua devastante bellezza. La donna più deliziosa non può che essere un vampiro, lei che è seduzione ancestrale. Questo dipinto nasce dal bisogno dell'artista, di entrare in contatto con la parte più profonda di se, e in verità questo dipinto racconta tanto di Luigi. Questo quadro è stato esposto nella mostra personale "Tra sacro e profano" presso il circolo Polis a Bucciano (BN)

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