...vibrazioni compositive, flash, turbamenti che si estendono come fosse un rigo musicale sul filo tagliente delle emozioni. E sono proprio le emozioni a guidare Annamaria Maremmi lungo il sentiero che porta al mondo dell'arte...
...siamo di fronte a opere in cui l'artista ha raggiunto una notevole perfezione stilistica...
...si creano degli attimi di magia in cui tutto sembra restare come sospeso e ti viene da chiederti se è possibile che il tempo esista. Annamaria vive alla ricerca di questi attimi, di queste sospensioni che la natura riesce a regalare solo a chi è davvero capace di ascoltarla. E mi sembra di poter dire che, dopo averle trovate, ce ne regala le sensazioni attraverso le sue tele.
(Dr. Alberto Gavazzeni)

L'artista crea un'atmosfera che lascia al fruitore dell'opera lo spazio per continuare il discorso,coglierne i significati
e dare definizioni. Trasformazioni liriche che si manifestano con intime sensazioni personali di un animo sensibile ed un
rapporto di ricerche coloristiche, per lo spontaneo senso della creatività, continuamente cercato e sofferto.
(Prof. Lucia Mongardi)

Annamaria Maremmi è un'artista straordinariamente poliedrica. I suoi soggetti variano dalle nature morte, ai ritratti,
ai cavalli, ai paesaggi: eppure, in ogni suo dipinto c'è un filone suo personalissimo che si denota sempre, poesia
straordinaria del banale,che non ci danno questa sensazione ma che la danno guardandoli dipinte da lei, che riesce a
trasmettere con lasua pittura tutto quel carico di emozioni che questi soggetti portano con sè e che pure, prima, non
avevamo capito, non avevamo intuito. Dovessi darle una definizione, la definirei pittrice d'anima.
Questa è la sua forza: riuscire a porre sè stessa nel cosmo degli oggetti che dipinge e darsi agli altri, ai fruitori.
Questa è una forma di comunicazione che io trovo straordinaria e che solo pochi, veramente pochi artisti, riescono a dare.
( Prof. Daniele Menicucci)

“La cornice di questo grande Albergo fiorentino ben si addice ad un’artista come Annamaria Maremmi. E dico artista, non pittore, perché pittori tanti, artisti pochi.
Annamaria Maremmi: un impianto solidissimo, grande padronanza disegnativa e coloristica, un felice connubio fra talento naturale e volontà di applicazione.
Una maturazione cauta ma progressiva, ha portato i temi delle sue opere da un realismo scintillante, quasi dirompente ( i suoi cavalli, ad esempio, sono la sublimazione del vigore e della forza) ad una visione filosofico-etica di altissimo profilo.
Annamaria indaga, cerca e coglie tutte le problematiche, le contraddizioni della vita di oggi.
Il protagonista di questi suoi ultimi dipinti è una Folla. Che è poi un insieme di solitudini. Ogni uomo è un’isola, dice l’artista, e i suoi personaggi camminano, vanno, in un’atmosfera rarefatta, talvolta anche innaturale. Si incrociano e non comunicano.
C’è la vita di oggi, il dramma dell’uomo, in questi suoi dipinti; c’è lo struggimento emblematico di un’epoca.
E poesia, tanta poesia.”

..La pittrice ama la pittura, perchè nell'arte trova il mezzo di ascoltare il suo io interiore. Rigorosamente fedele a se stessa, anche il dettaglio diventa protagonista, lo rivela la maestria dei valori plastici e cromatici. Nella pittura classica, il raffinato trattamento del disegno e gli accostamenti dei toni, rendono reali le nature morte.... La sua formula artistica è una sintesi ed un dono naturale di un notevole impegno, di attento svolgimento...
(Prof. Lucia Mongardi)

...nulla è affidato al caso: realista e romantica, ama gli animali, specialmente i cavalli, sempre nei vari movimenti. Sempre alla ricerca dei particolari anatomici che rendono difficile la realizzazione con la più veritiera plasticità...Artista poliedrica ed abile nelle pennellate di un certo spessore, sapientemente equilibrate. Soggetti studiati con passione e felicemente risolti con grande abilità tecnica di una attenta analisi. Per trattare tematiche così difficili è necessario uno studio approfondito nel tempo, da rendere le sue opere piacevolmente visibili, e riscuotendo sempre larghi consensi di critica e pubblico
(Prof. Lucia Mongardi)