La Primavera

Acrilico, Tela, 2025

La Primavera è la felicità, che è uno stato d'animo sereno, i modi sono garbati ed eleganti, c'é la condivisione di un momento spensierato. La Primavera è vestita di giallo perché è il colore simbolo della felicità, della speranza, della positività, dell'energia e dell'ottimismo. Con lei gioca il felice e gioioso colibrì e diffonde leggerezza e buonumore, è blu perché è il colore della creatività.

Il rigoglioso albero dietro di loro sprigiona tutta la sua vitalità con il susseguirsi delle quattro stagioni e non è un albero qualunque, è una raffigurazione fortemente simbolica: l'Albero della Vita, simbolo antico quanto l'uomo, presente in tutte le civiltà con significati abbastanza simili legati alla nascita, alla rigenerazione, all'energia vitale. Il verde della natura predomina la scena perché è il colore della  calma.

Se la felicità sta nei momenti particolari, allora significa che ogni frammento di vita che genera una piccola o grande emozione, può essere considerata felicità? Ogni dipinto può essere uno stato d'animo felice?

La felicità è tutto, è tanto, ma certo è che non è una condizione definitiva e il famoso “vissero tutti felici e contenti delle favole credo che non esista.

Non c'è una definizione univoca che mette tutti d'accordo per dirci cos'è la felicità, eppure i grandi maestri della storia dell'arte la spiegano. Henry Matisse è il maestro della felicità e la sua tavolozza è composta da colori accesi ed elettrici quali il fucsia, verde acido e blu elettrico. Per Pierre Auguste Renoir la gioia di dipingere è lo stesso tempo la gioia di vivere. Gioia che lo accompagnerà fino all'ultimo giorno della sua vita. Henry Rousseau, ritenuto padre dell'arte naif confidò: “Niente mi rende così felice come osservare la natura e dipingere quello che vedo”.

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