La Galleria Accademica presenta Luigi Rabbai.
Il viaggio dedalico nella mater materia.
L’AccademiaInternazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea, in convenzioneformativa con l’Università degli Studi di Roma Tre, accreditata dalla RegioneLazio, iscritta all’albo di Roma Capitale e del Comune di Canale Monterano,presidente fondatrice la prof.ssa Fulvia Minetti, vicepresidente il dott.Renato Rocchi, direttore artistico Antonino Bumbica, inaugura la mostradell’Artista Luigi Rabbai alla Galleria Accademica d’Arte Contemporanea dellaCittà d’Arte Canale Monterano di Roma in Corso della Repubblica n.50 il 13 dicembre2025 alle ore 17.00, aperta al pubblico fino al 3 gennaio 2026 ore 11,00-13,00con ingresso gratuito.
LuigiRabbai nasce a Canale Monterano nel 1943, si trasferisce a Roma, dove vive elavora nell’Amministrazione finanziaria. Partecipa alla mostra “8° Premionazionale di arti figurative fra i dipendenti dello Stato”, presso il Museodelle arti e tradizioni popolari di Roma. Nel 1999 ritorna al paese natio conla moglie e i due figli, ove si stabilisce per la vita. Il ritorno alle originiispira una dedizione completa alla scultura, con innata passione autodidatta.Partecipa a mostre collettive fra cui l’evento Arte in chiasmo e a mostrepersonali con pittura e scultura, ricordando la Mostra in Galleria Accademicad’Arte Contemporanea. Nel 2020 e nel 2024 riceve il Riconoscimento al Merito inArte al Premio Accademico Internazionale di Poesia e Arte Contemporanea Apollodionisiaco con mostra presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma epubblicazione dell’opera con critica in semiotica estetica della prof.ssaFulvia Minetti nella Mostra Accademica dell’Arte Contemporanea online.
Ilcromatismo onirico ed emotivo del Rabbai sospinge oltre le coordinate di spazioe di tempo, in un luogo tutto interiore. L’artista ricerca il sostrato instantee irriflesso dell’inconscio collettivo sognante, fino al luogo impenetrabiledell’inconoscibile, che rinnova la visione sapienziale della forma, in unanuova cosmogonia. È la necessità di latenza della forma nell’informe, perun’etica di verità.
Ladoppia cornice simboleggia il dover essere del ruolo d’assegnazione sociale el’identità idem della medesimezza e dell’identificazione, l’interno dell’operaè ipseità, identità narrativa, libera relazione aperta alla differenza di sé,al racconto di sé nel grembo della mater omnium: la materia cromatica.
Ilcolore materico è sinestesia dell’infinità del possibile. E l’infinito è almoto in divenire d’innumerevoli inizi, alla libertà d’immaginazione, cheproietta al luogo franco e transizionale d’una finestra, fra sé e mondo e nellasintesi di entrambi, alla rêverie, che rende in ogni istante fanciulli di sestessi, a ricominciarsi. È un movimento emozionale, che confonde l’uomoall’uomo e alla natura, per rinascere.
L’artista offre una dimensioneprimordiale, con densità di energia a concentrazione massima, che attende ilsuo dispiegarsi espressivo e realizzativo, fino al catartico del primo nascere,del primo uscire cosmologico e ontogenetico, che accompagna e significa il ri-usciredi ogni atto di affermazione della vita.
Ilpigmento è ricetto di emozioni collettive, in sincronia, sintonia, sinfonia diun divertimento, nel senso letterale del termine, di un volgersi in altradirezione, per reintegrazione dell’alterità. L’identità non possiede la verità,è il movimento d’eccedenza oltre se stessa, alla differenza, per nuovacoscienza di sé.
IlRabbai dipinge fra necessità e libertà, fra ordine e caos, fra tramonto e palingenesidella conoscenza, a fondare, dal dinamismo che reintegra gli opposti, una nuovacosmogonia di senso proprio. I colori addensano al nodo geometrico di unpensiero figurale, allo sviluppo molteplice dell’unità armonica ritrovata.
L’artistatrova l’oltre di sé, serbando tuttavia coscienza dell’argine identitario e alcontempo trovando esondante libertà di essere, per trasformare creativamentelimiti e i confini in scelte personali, coscienti e significate.
Nessunodegli orizzonti possiede la verità, che è al luogo di eccedenza, al di là dellevisioni prospettiche, nel grembo veritativo del vivere diretto, in unaprovenienza e destinazione comune.
Laforma dissolve in materia, convibra all’emozione panica e cromatica, aritrovare la sinestesia di un’infinità perduta. È il rituale di una partenza edi un ritorno, di una forma riflessa, che è mancanza, domanda e invocazione divita, per affrancamento dalla morte.
Legeometrie dell’artista donano un viaggio dedalico, che esorcizza lo smarrimentodel cammino nell’inconscio e vince l’ascesa, la sospensione sapienziale, per larinascita al senso intimo di una nuova visione delle cose. (prof.ssa FulviaMinetti)
https://www.accademiapoesiarte.com/mostra-luigi-rabbai
sabato 13 dicembre 2025
Corso della Repubblica 50 - Canale Monterano - Roma - Italy
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