I'M FINE

Ceramica, 2025

Quante volte avete dettoo "sto bene"... anche quando non era così? Molte, vero?Ebbene, questo pezzo parla proprio di questo. Segna il mio debutto come artista e rappresenta la mia vita in poche parole, anzi, due.Quest'opera è nata da una statua rotta, letteralmente. Ho avuto questa statua in casa per anni, poi mi è caduta dalla mensola e si è rotta. Non potevo buttarla via e allora è arrivata l'ispirazione.Ho scelto di darle nuova vita e un significato più profondo. L'ho riparato, lasciando le crepe visibili come parte della sua storia, e ho aggiunto della vernice rossa per simboleggiare il dolore, le ferite emotive e la lotta interiore.La testa cromata e lucida riflette un aspetto esteriore pulito e perfetto, quello che mostriamo al mondo. Ma sotto di essa, il corpo macchiato di rosso e il cuore sanguinante rivelano ciò che spesso è nascosto: la sofferenza che teniamo dentro. La frase "I'M FINE...", scritta sulla bocca, parla della contraddizione emotiva con cui molti di noi convivono: dire che stiamo bene, quando invece siamo tutt'altro.Questa scultura è una metafora della vulnerabilità umana e dell'impossibilità di tornare a ciò che eravamo prima di essere "rotti". Che si tratti di un cuore, di una relazione, di un corpo o di un oggetto, una volta danneggiato non torna mai completamente come prima, per quanto ci si sforzi.

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