Dafne

Pastello, Carta, 2016

”Io sono la paura e il rifiuto”
Così si trasforma la vita di Dafne, pur di non subire un amore non voluto.
Il rifiuto di un dissennato desiderio di possesso sfociano nella metamorfosi del corpo di Dafne. Il bosco, la sua natura, esaudisce la sua richiesta facendola diventare un albero, per il quale inutili sono le pretese di sottomissione, sia carnale sia spirituale.
La linfa, instillata da condotti cilindrici, penetra nella carne e percorre il suo corpo alimentando la trasformazione. Quando ormai è quasi vinta e stremata per la fuga, si lascia accogliere da un muro di foglie che sostituiranno la leggiadria del suo corpo. I suoi pensieri trasportati da fili rossi si liberano nel bosco. La sua vita non finisce, Dafne sceglie la metamorfosi, la fuga dal corpo per difendere la sua libertà.

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