Croce dell'Apocalisse

Andrea Chiarabini dona al Papa una scultura, Pennabilli 16 giugno 2011

Al Pontefice la Scultura di Andrea Chiarabini.
Scultura “Croce dell’Apocalisse” al Santo Padre Papa Benedetto XVI.




Da chi nasce l’iniziativa?
La scultura verrà donata personalmente da me con la collaborazione e l’aiuto del Comune di Pennabilli.
Comune che ha saputo vedere nella mia opera un degno esempio dell’arte nel Montefeltro.
Un pezzo importante nasce da un’ idea e ancora prima di essere creata, conosce già la sua ultima dimora.
La scultura che donerò al Santo Padre è nata con lo scopo iniziale di avvicinare le persone ad un’arte personale che trae le proprie radici dalla cultura cristiana del nostro Paese e dal rapporto diretto che ognuno di noi ha verso di essa.
Oltre al significato di certo importante che questa scultura vuole avere, essa più che altro vuole essere un dono simbolo del Montefeltro tutto, creato in questa terra con la nostra pietra e con le nostre antiche tecniche.

Cosa donerai al Papa e cosa rappresenta?
Il titolo dell’opera è “Croce dell’Apocalisse”, essa richiama dalla Sacra Bibbia l’Apocalisse di S.Giovanni; per i particolari bisognerà attendere…
Essa comunque presenta una struttura duplice a croce e a spada. Una spada conficcata nella terra come a voler spezzare le false certezze dell’uomo. E’ un pezzo pregno di simbolismo e completo dal punto di vista delle tecniche scultoree.
L’arte da sempre è in risonanza con i tempi e le vicende presenti e questo pezzo ne è la prova. E’ però anche un forte faro verso la consapevolezza del potere che la ragione e la fede incorporano.
Ma quali sono le fonti della tua ispirazione?
La stragrande maggioranza delle mie opere, così come la “Croce dell’Apocalisse”, sono il frutto di un sogno.
Un sogno che si carica di significati che la sfera conscia di suo non sarebbe in grado di creare da sola; tutti questi sogni vengono riportati su carboncino che poi realizzo.
Per quanto riguarda invece la determinazione e la capacità di lavorare la pietra, esse sono il frutto dell’amore. L’atto della creazione di un’opera non è diseguale dalla creazione dell’uomo da parte di Dio, essa è frutto dell’amore incondizionato. Una fiamma inestinguibile.
Che materiale e quali tecniche utilizzi?
Tutte le mie sculture vengono realizzate su pietra arenaria prelevata dalla cava di Miratoio (Comune di Pennabilli) nell’alto Montefeltro. Pur avendo provato anche altre materie come marmi ed altre pietre, questa mi ha affascinato per sobrietà e potenza.
Essa pur essendo pietra, fornisce all’osservatore una sensazione di calore e di attrazione, caratteristiche proprie che volevo scaturissero. A queste due caratteristiche cerco, attraverso le forme filiformi, di dare anche fierezza e rispetto alla pietra. La complessità delle forme delle mie opere è chiaramente un percorso in ascesa, volendo di fatto superare i criteri della complessità, modellando a mio piacimento come fosse creta ciò che creta non è. Le tecniche che uso cercano di sposare logiche antiche a nuovi criteri di pensiero, riunendo tempi storici diversi in un’unica opera.
Come concili lo studio e la scultura?
Conciliare lo studio con la scultura non è complesso.
Il difficile è conciliare il tempo. Tempo che ripartisco come meglio posso.
Fortunatamente lo studio della biologia e l’arte mi offrono spunti vicendevoli per progredire in entrambe, cercando sempre un livello di complessità aggiuntivo.
Un punto di forza della bella Urbino sta proprio nella capacità di creare spazi ideali nella propria mente e di usare questi come fondamenta del proprio vivere.
Nel tuo futuro vedi le provette o lo scalpello?
Le provette o lo scalpello…
Una domanda che ha già una risposta in quello che faccio.
Sono due aspetti entrambi importanti e indispensabili, spero solo che far bene una cosa mi aiuti a far meglio l’altra come è accaduto fino ad ora.
Hai già fatto mostre? Ti piacerebbe farne una a Urbino?
Ho iniziato a fare mostre nel 2008, mostre in cui cerco un rapporto con le persone diretto e di mutuo scambio .
Mai mi distaccherei da una mostra delegandola ad altri; cerco di curarle sempre personalmente per meglio trasmettere i messaggi delle mie opere.
Certamente sarebbe per me un’esperienza nuova portare una mia personale ad Urbino.
Volendo così riunire l’antica pietra da forme innovative ad una città ideale che incorporerebbe in sè non solo la storia ma anche la sensibilità di questa bella città.


www.Andreadamontefeltro.it

info@andreadamontefeltro.it

OPERA DI RIFERIMENTO:

Croce dell'Apocalisse - Città del Vaticano