Ozzanessas (Ottanesi)

sperimentale: fuliginea (come se fosse fuligine), fogli telati su pannello, 2019

L'opera del 2019, fa parte di una serie di tre pannelli: Accarottadas (Mascherata). Il titolo dell'opera é Ozzanessas (Ottanesi), racconta il significato atavico della maschera dei Boe e Merdules di Ottana (Sardegna). Acrilico su foglio telato, monocromatico e metallizzato, utilizza una tecnica sperimentale: fuliginea (come se fosse dipinta con la fuligine) elemento caratteristico di tutte le maschere sarde. Le dimensioni sono 100 cm x 50 cm, e i due fogli telati sono stati applicati su un supporto lamellare in legno molto fine, che va a costituire il pannello dove si esprime l'opera. Nello specifico, l'opera, attraverso il simbolismo della maschera e le sue componenti racconta la storia di tre entità fondamentali: il Merdules che tiene soggiogato con una catena il Boe (l'animale) in ribellione, infatti si è liberato dai campanacci nell'atteggiamento tipico anarchico della maschera. E infine sa Filonzana entità che fila la vita e la toglie, qui rappresenta la dualità della vita e della morte e l'entità di una probabile curatrice e accabadora (finitrice). Il simbolo del fiore della vita, antico sigillo pieno di misticismo e grande significato esoterico, utilizzato da sempre nei popoli, fin dalle profondità dei tempi, viene rappresentato in forma onirica. Nello sfondo la cattedrale di San Nicola (1112) alla quale le entità tutt'oggi restano legate, vengono rappresentate le alternanze di basalto nero violaceo e trachite rosa sfruttando la tecnica del chiaro scuro. L'opera nel dicembre 2022 ha partecipato al Premio Artisti Italiani a Londra, ed è stata selezionata per l'esposizione presso la prestigiosa Espacio Art Gallery in London, ricevendo il riconoscimento di una targa: "Per la sua creatività e l'impegno stilistico espresso". Infine, gli è stata dedicata una pagina nel periodico d'arte: Art Now, pag. 307.

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