testo critico di Marseglia Savino

In mostra oli e disegni in cui le angosce dell'immaginario onirico trovano , nella vita quotidiana, una rappresentazione liberatoria : è l'idea dell'artista di esprimere con la raffigurazione la paura del sè, dell'altro, del mondo.
Una condizione esistenziale di prigionia, di occlusione, di libertà sottratta .
La paura di tutto ciò che è dentro e fuori di noi, l'artista riesce ad esorcizzare e sostituirla con immagini suggestive di vita vissuta, di ricordi. Scava nella memoria , sino a restituire nitidezza , ordine, bellezza e armonia .
é un linguaggio pittorico privo di retorica, fatto di relazioni esistenziali fra le cose.Un linguaggio, un mezzo di relazione per rapportarsi con gli altri nel senso umano del termine. Una febbrile ricerca non della " verità ",ma di infinite verità che si celano nel mistero della vita.
Così Amaranto ci racconta la sua arte, i sogni e le angosce tra la luce del sole e l'ombra della luna del perenne rinnovamento.

di Savino Marseglia
Dott. , architetto, critico d'arte , artista

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