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La mia idea di arte La mia idea di arte

La mia idea di arte

La mia idea di arte di Papa Francesco focalizza in modo semplice e preciso la funzione dell’arte sacra oggi portando avanti un discorso iniziato da Paolo VI che si premurò di ristabilire l’amicizia tra la Chiesa e gli artisti.
In uno storico incontro del 1964 con gli artisti Paolo VI disse: “Noi abbiamo bisogno di voi. Il Nostro ministero ha bisogno della vostra collaborazione. Perché, come sapete, il Nostro ministero è quello di predicare e di rendere accessibile e comprensibile, anzi commovente, il mondo dello spirito, dell’invisibile, dell’ineffabile, di Dio. E in questa operazione … voi siete maestri. E’ il vostro mestiere, la vostra missione; e la vostra arte è quella di carpire dal cielo dello spirito i suoi tesori e rivestirli di parola, di colori, di forme, di accessibilità”. A chiusura del Concilio Vaticano II, nel 1965, disse, rivolto agli artisti: “Questo mondo nel quale viviamo ha bisogno della bellezza per non sprofondare nella disperazione” e “Ricordatevi che siete i custodi della bellezza nel mondo”.

Giovanni Paolo II in un lettera agli artisti del 1999 scrisse: “Per trasmettere il messaggio affidatole da Cristo, la Chiesa ha bisogno dell'arte. Essa deve, infatti, rendere percepibile e, anzi, per quanto possibile, affascinante il mondo dello spirito, dell'invisibile, di Dio. Deve dunque trasferire in formule significative ciò che è in se stesso ineffabile. Ora, l'arte ha una capacità tutta sua di cogliere l'uno o l'altro aspetto del messaggio traducendolo in colori, forme, suoni che assecondano l'intuizione di chi guarda o ascolta.”
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Benedetto XVI nel 2009 riprese il discorso ricollegandosi ai papi precedenti e a Dostoevskij che affermò: “L’umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo. Tutto il segreto è qui, tutta la storia è qui”. E aggiunse: “In tutto quel che suscita in noi il sentimento puro ed autentico del bello, c’è realmente la presenza di Dio. C’è quasi una specie di incarnazione di Dio nel mondo, di cui la bellezza è il segno. Il bello è la prova sperimentale che l’incarnazione è possibile. Per questo ogni arte di prim’ordine è, per sua essenza, religiosa”.

Papa Francesco porta il discorso più avanti e lo ricollega alla situazione delle periferie del mondo. L’arte è bellezza e la bellezza va portata nei luoghi dove c’è il degrado sociale e umano , nei luoghi in cui la società scarta le cose e le persone. Il ruolo dell’artista è di portare la bellezza in mezzo a questo mondo partendo da ciò che è scartato. Nel libro Papa Francesco fa undici esempi di opere d’arte che in un modo o nell’altro sono state scartate o rappresentano qualcosa di scartato per indicare la via che deve seguire l’arte.

È difficile non condividere questo modo spirituale e sociale di concepire il ruolo dell’arte e dell’artista nel mondo.

Antonio Zena (Antonio Zenadocchio)

Religione

La mia idea di arte

Editore: Mondadori Libri SpA
  • Anno : 2015
  • ISBN : 978-88-04-65845-0
  • Disponibile : Si
  • Prezzo : € 16
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