TESTI CRITICI

"LA SPOSA DELL'ARTE"
a cura di ANGELO CALABRESE

LA SPOSA PROSEGUE IL SUO VIAGGIO:l'anello sigilla il transito del velo che consacra e purifica.Il candore luminoso ha il potere dell'Arte cui si e' votata la Sposa:transita sull'orrore,sul male,sulla deformita'e non si contamina,proprio come fa l'Arte.E' questa e' la volta di un luogo di dolore che attende la "lustratio":il macello perde completamente la memoria della brutalita'anche se giustificata,e si riscatta a luogo di cultura,che significa spazio che comunica.
ARGENTINA VERDERAME,LA SPOSA DELL'ARTE che rende gli uomini piu'umani elevando i loro sentimenti alle vette della poesia universale,e' sacerdotessa e viandante:purifica con l'acqua e con la luce.Il macello che viene riscattato a nuova funzione sociale.Ancora una volta l'annuncio e il presagio confermano che niente di cio'che accade e'casuale-il velo che ha viaggiato per piu' di un decennio,per ponti,terre e citta'degli uomini,qualche tempo fa incontro'un luogo di dolore;c'era un'antica croce ed una scritta recente"NEED".NEED e' il simbolo e l'anagramma piu'logico in lingua inglese e'"....END".Ora in Aversa,nell'ex macello"Need e End"si coniuga perfettamente s'invarano il macello,il bisogno,la fine di una pratica l'inizio di un'altra.
La purificazione e la consacrazione danno senso all'evento,al fenomeno-APPARIZIONE,HAPPENING,che e'anche incontro determinante per un'azione aperta,l'uomo per l'uomo,l'arte artefice d'umanita'si RI-VELANO in un momento che e' motivo:nella luce procede la vitache serve dove ha piu' vita.

NB:il testo fu scritto nell'2005 per la realizzazione dell'Happening:"LA principessa SPOSA dell'ARTE"che avvenne il 17 Settembre 2005 ad Aversa,all'AUDITORIUM ex Macello

HAPPENING:"IO NARCISO SPOSA STAR"ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA"
di ARGENTINA VERDERAME
anno 2006

TESTO CRITICO A CURA DI ANGELO CALABRESE

L'IMMENSO EDIFICIO DEL PRESENTE INFINITO

IL VELO di ISIDE,la SPOSA dell'ARTE,lo specchio di NARCISO,la ricostruzione dell'universo umano oltre la successione meccanica degli attimi:l'altrui dolore volto in tua felicita'

IL velo della Sposa dell'ARTE rende omaggio alla Musa del Cinema nel Santuario a Lei consacrato.Deporre il Velo e' consacrato alla Musa che dona,all'immenso tatro del mondo,l'eterno presente dei grovigli del cuore e del cervello degli uomini perennemente afflitti dal desiderio di felicita'.
La distanza da quella ,che piu'e' lontana e piu'si fa miraggio nel deserto,chimera tra i labirinti in cui scienza ed enigmi di natura si fronteggiano nel mistero che persiste,si commisura al dolore che segue ad ogni trasalimento e rivelazione,non appena la gioia si consuma nell'abitudine,nella solitudine insonne,nello sconvolgimento interiore.
Il Cinema che muove immagini e accumuli di dati psicofisici ben oltre la vita mortale degli attori,immortalati nelle vite destinate che incarnarono,sotttrae2chi-di-scena"al caso e alla necessita',ineludibili nei giorni di tutti.La regia esige altra la memoria dell'intelligenza e sogna congegni,procedimenti,fenomeni,accadimenti,che si disseminano per tutte le latitudini della paticita',rendendo sonora la voglia di viversi e investigando,tra le epoche di tutte le vite,ragioni che in qualche modo emendino la persuasione dell'indifferenza,ostinata a lasciarsi vivere.
Quante corolle di tenebre ammantano i giardini del Cinema;quante umane immersioni cercano,nei fondali profondi,le corde sentimentali recise da mani inesorabili e invisibili.
E poi ci sono i viaggi.le battaglie.le missioni di fede e di speranza,le vocazioni mistiche,i pieni stracolmi,i vuoti a perdere,gli stupori anarchici e le passioni che circolano per il mondo con gli occhi stanchi,perche'e'facile distinguere la morale dall'eticita',forte ad esigere sempre e dovunque il rispetto e la tutela della vita.ARGENTINA VERDERAME,Sposa dell'Arte,esperta,dell'immaginario pittorico che risponde ai piu'vitali sentimenti in pieno fervore naturale e spirituale,porta il suo velo di Iside nel tempio dove il Cinema libera i piu'suggestivi processi ri-velativi.Argentina si vela e gioca con lo specchio di narciso,senza il quale il grande schermo non avrebbe Stelle di prima grandezza innamorate di se stesse.In quello specchio ogni Star risponde alla sua passione vocativa,quella di chiamarsi in causa,compiacendosi d'esserci e appartenerci tra aspirazione all'eternita' e voglia di smemorarsi della contingenza.
Argentina sa che l'Arte incontra Narciso nello specchio della voglia di celebrita'e dell'ambizione divorante,ed e'consapevole che la passione d'eternita' transita nell'attimo in cui naturas e spirito splendono in comunione reale.Alla decima Musa,che tutte le altre coniuga fa interagire,reca il suo velo:si dis-vela e ri-vela,si specchia come Narciso e questa volta non transita,come le e' sempre accaduto,muovendo passi paralleli alla superficie riflettente e superandola.Altrove la sua immagine si perdeva nello specchio,che neppure ad Alice era concesso di varcare.ORA,reso l'omaggio riverente,si accorge il suo volto emerge dallo specchio:Narciso non si e'inabissato nelle acque limpide e trasparenti del desiderio.Narciso e' affiorato in rinnovata bellezza,pronto a interpretare nouvi ruoli,ad essere forte"chi-di-scena"nelle vesti di massimo contrasto.
Argentina si tocca il volto,temendo di averlo perduto,ma e' sempre la',perfettamente armonico agli attimi che transitano e lo arricchiscono di un'altra quota di passione,di consapevolezza,di eternita'.Riprende il velo,rinnova la sua essenza di velata nella meraviglia che ri-vela una sposa,e torna su i suoi passi.Il suo messaggio ha la congretezza drammatica della vita,che esalta il senso del divino nell'uomo e produce armonia,anche quando l'insensatezza,che si sgomenta ai frammenti,non sa cogliere il sentimento della totalita'.