IL VIAGGIO DELLA PRINCIPESSA SPOSA DELL'ARTE:"L'INIZIO....."

IL PRIMATO DEL VELO CHE SVELA E RIVELA:
LA FAVOLA BELLA DI ARGENTINA VERDERAME

"Un uomo riusci'a sollevare il velo della dea Sais ,ma cosa vide?Vide il miracolo dei miracoli:se stesso";Novalis conferma che lo svelamento e' una rivelazione,una conoscenza che fa la vista acuta:consueto guardare diventa vedere,consapevolezza di dover affrontare altra luce e rinnovati disvelamenti.
Il velo e'un medium,un intermediario che si ritrova in tappe progressive le cui scadenze sono inopinabili;c'e'sempre una cortina interposta tra chi cerca la verita'e il rischio di un'improvvisa evidenza accecante;avvalorare la vista per varie tappe diventa pertanto azione organicamente necessaria che preserva dall'evento fatale:la vita altro non'e'che regola e desiderio.
Conferma il monito,da cui non si prescinde,il mito di Selene,bellissima e mortale,astutamente indotta dalla divina e gelosa Era a chiedere a Zeus,che aveva promesso alla giovane dicui si era invaghito di esaudire ogni suo desiderio,di mostrarsi nello splendore del suo vero aspetto:fu incenerita.
E' quindi dote dell'umana fragilita'ogni velo che la identifica come verita' in cammino per ogni soglia di attrazione,per tutte le svolte oltre le quali s'avanza con sorti mutate,per tutti i sentieri dove,per rari filtri,le epifanie del mondo si ri-velano.
Le ragioni del cuore e della mente ci esigono celati da veli che resistono a qualsiasi tentativo di lacerazione:li depone il generoso dono d'amore,ma la stessa terrena condizione,che vuole ognuno mistero a se stesso,non consente reciproci assoluti svelamenti.
Chi mai potrebbe,del resto,dare pesi e misure ai sentimenti?
Ciascuno e',soltanto per se',consapevole di conquiste o perdite che svelano e rivelano,nel senso che rinnovano il velame