LA PRINCIPESSA SPOSA DELL'ARTE E IL MISTERO DELLA CROCE VELATA

IL MISTERO della CROCE VELATA di

ARGENTINA VERDERAME

Si chiama Argentina e da poco e' rientrata dalla Spagna ,dove ha avuto un'apprezzata performance al parco GUELL di GAUDI'.Il tema ricorrente ,puntuale,perfino ossessivo delle sue performance e' il velo,il lungo velo bianco disegnato con cento e cento figure che ARGENTINA questa volta ha steso come un ponte ideale d'arte tra l'Italia e la Spagna.E'il tema che si presentera'a quanti ancora non l'hanno conosciuta ma sicuramente anche ai suoi amici,per approfondirne il mistero,domani,il lunedi'9 aprile,quando,alle 19 precise,avra' luogo l'evento culturale proposto dell'arte finissima di Argentina,nella venerabile Chiesa di San Francesco d'Assisi nel centro storico di Maddaloni,dove e' sita in via San Francesco n117.L'evento e' a cura della Nobile Accademia di Santa Teodora Imperatrice,della quale e' Rettore Magnifico il Principe don Francesco Amoroso d'Aragona,in collaborazione con l'Ordine dei Frati Minori Conventuali rappresentato da padre Edoardo Scognamiglio della Pontificia Facolta' Teologica San Bonaventura in Roma.Argentina e' Accademica Teodoriana.
Non si tratta di una mostra o di una routinaria manifestazione d'arte,ma della solenne installazione della CROCE VELATA,opera sacra della Verderame,che sara' stesa e restera' esposta lungo la suggestiva chiesa,come l'itinerario infinito del mistero di cristo che proprio in questa Settimana Santa tocca il culmine della sua profondita' universale.
levento si riallaccia ad una promessa che padre Edoardo Scognamiglio aveva fatto ad Argentina,quando,in una mattinata piovosa ed abbronciata del recente trascorso inverno,egli aveva improvvisamente trovato un velo-quel velo-disteso a terra all'aperto,tra l'ingresso della chiesa e quello del Convitto Nazionale"Giordano Bruno".Un velo prezioso esposto alle intemperie,nel fango e sulla polvere,offerto ad una verita' che in Argentina ha l'urgenza del mistero.Padre Edoardo era stato richiamato all'esterno dal vociare che veniva dalla strada.La gente,incuriosita e stupita,pur sotto la doccia,si fermava,si chiedeva,commentava.Era l'offerta di un'artista macerata dalla sua stessa arte e dalla storia che si porta dentro da quando quel velo l'ha rapita e l'ha trascinata in una ricerca inesausta.Quella della verita'.Argentina a padre Edoardo,che giustamente meravigliato le chiedeva le ragioni di quel gesto,aveva confidato di aver strappa<tovia quel velo dal grande salone del Convitto,dove era esposto,perche'sentiva che non era quello il suo luogo.Doveva parlare al cuore della gente,quella della strada,sofferente e provata dalla vita.Non un pubblico raffinato,ma la gente.Quella che entra nella chiesa a confidarsi con il mistero di cristo.E era nata la promessa che cio' che breve sarebbe accaduto.Una promessa che si e'relizzata,come un grande appuntamento di spiritualita'filtrata dall'arte della Verderame.
Il reportage sara'curato dal noto artista della fotografia FRANCO ESSE:I critici d'arte Angelo Calabrese e Carlo Roberto Sciascia illustreranno l'originalita' della performance.

ANNA GIORDANO