Presaggi ancestrali attraverso il sentiero dell'anima

…Lo stile pittorico di Basilio Dipani acquisisce via via, attraverso ricerche sempre più intense di elementi capaci di tradurre ciò che si trova nel suo animo, una maturità di linguaggio pittorico che immerge l’osservatore in contesti surreali.

L’ambiente è prevalentemente quello siciliano, con il suo sole, con le rovine d’una civiltà, come quella classica, che ha segnato la sua storia, con la sua vegetazione sempre intesa, della quale se ne percepisce quasi il profumo ed il sapore. E’ una natura viva la sua, sempre in movimento, mai statica, sempre pronta a interagire con un uomo che, quotidianamente la plasma, la trasforma e talvolta la fa soffrire. Ma la sua forza reagisce, intervenendo con uno spirito quasi ribelle che riscalda e rinforza le sue forme.

L’ascensionalità prospettica è nei suoi paesaggi l’elemento cardine che, oltre a spezzare la monotonia della visione, sottolinea il rapporto-contrasto tra presente, passato e futuro, tra realtà e immaginazione. E’ come se l’autore volesse evidenziare questo rapporto intimo e simbiotico del creato con il suo Creatore, che nell’immediatezza d’un miracolo rinnova e rigenera titt’intorno.

Il tutto pervaso da una luminosità quasi onirica, dettata da quelli che l’artista stesso definisce “i colori dell’anima”, da evanescenze indefinite e sfumate, delineate da pennellate vibranti, che determinano un effetto che reca in sé i quattro elementi della natura.

Si percepisce un sentimento nostalgico nei confronti di una purezza primordiale, di una natura incontaminata d’un tempo, di contro ad un presente che, seppur con le sue scoperte tecnologiche, ha pervaso la rerra di strutture e sostanze nocive. Ed ecco la proiezione verso il futuro, l’inconoscibile, l’ingnoto…

La sua è una realtà immaginata che prende vita nella sua opera “Paesaggio orientale”, che quasi può assurgere ad esser considerata il “manifesto” del suo nuovo modo di concepire la visione artistica, il suo approdo ad un surrealismo quasi metafisico, ma tutto personale, che offre all’osservatore l’occasione di riflettere sul senso vero dell’esistenza, e di apprezzarne i doni.