De Profundis (abissi mei)

2011

De Profundis (abissi mei)



Buia prece muta
urlo arcano
sale
dal mio abisso
dall’anima mia nuda:
“Dammi una cosmogonia
di fiori avulsi
alla vita reale,
dammi la parola fine
al dolore
per poi
ricominciare,
dammi le lettere della parola amore
voragini schiuse d’illuso candore,
dammi dita condite di profumi
di erbe tagliate appena
allergiche teorie di lotte intestine
di amari diverbi senza fine,
dammi il mandorlo la peonia il gelso
a profumare
le viole
per pensare,
dammi la rabbia
tutta la rabbia da soffiare,
dammi bocche da cucire
rose rosse da spellare
nuovi volti da graffiare,
dammi un frutto da addentare
nella mia tomba di vetro
per potermi sfamare,
dammi garitte di cemento armato
invincibili roccheforti dammi,
dammi una via nuova
un nuovo giorno,
dammi la forza
del non ritorno,
dammi la nuova fine
senza fine infinita mia
parola che non so dire.
E poi dammi ancora quello che non so dare,
i soli i giorni le sere i venti
i mari i tramonti gli occhi sgomenti,
dammi vuoti da colmare
di buio, da buio
la luce
a questa mia prece
la fragile luce
non ricusare”.





Informazioni generali

  • Categoria: Fotografia

  • Eseguita il: 18 giugno 2011

Informazioni tecniche

  • Misure: 100 cm x 70 cm x 3 cm

Informazioni sulla vendita

  • Disponibile: no

Informazioni Gigarte.com

  • Codice GA: GA54127
  • Archiviata il: 25/06/2011

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