Prometea

Faccio tacere
Quell’urlo inumano dal fondo
Che rotea dente e gengiva.
Sottile ammirabile vita
Che sfugge al contorto procedere.
Ecco.
S’attarda nel vuoto l’unanime
Riso ai miei occhi, s’attarda
S’impolvera adultero viso.
Ecco.
La donna inimica mi svela
L’arcano del sogno
Che più non volea rimembrare.
Ferita.
Di nuovo ferita mi porta
Al tuo svalutare dell’unghia
Il colore, del gesto d’amore
Banale nel senso, del verso.
Giace
Sul fondo
Riverso.
Eppur s’ama, non sa come
Ma s’ama ancora come carnefice
In fiore, virgulto di becco aquilino
A mangiar ogni dì fegato.
Molteplice agonia di baccanali
In-versi.

Informazioni generali

  • Categoria: Poesia

Informazioni sulla vendita

  • Disponibile: no

Informazioni Gigarte.com

  • Codice GA: GA62665
  • Archiviata il: 20/03/2012

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