Trasparenze

acrilico su vetro, vetro e legno, 2025

Trasparenze è un dittico che gioca con la luce, la materia e la leggerezza, trasformando il vetro in uno spazio di sogno e visione. Due pannelli dipinti in acrilico su superficie trasparente raccontano, con delicatezza e precisione, due elementi essenziali e invisibili: l’aria e l’acqua. L’opera non li rappresenta in modo diretto, ma li evoca attraverso forme, colori e movimenti che galleggiano nel vuoto, in un mondo sospeso.

Nel primo quadro, l’acqua prende vita: pesci leggeri e ninfee eleganti nuotano tra cerchi e decorazioni circolari, che non sono solo ornamento ma simboli di equilibrio, ciclicità e connessione con la terra. Queste forme richiamano l’idea che, anche nell’elemento più fluido, ci sia un legame profondo con ciò che è stabile, radicato. L’acqua, pur essendo movimento, contiene la memoria della terra: le ninfee vi galleggiano, i pesci la cercano.

Nel secondo pannello, dedicato all’aria, i cerchi si riempiono invece di fiori sospesi e colibrì in volo. Qui l’elemento diventa leggerezza pura, vibrazione, danza. I colibrì, con le loro ali rapidissime e la loro grazia instancabile, sono messaggeri di bellezza e respiro. I fiori sembrano fluttuare nell’aria, quasi come se il quadro stesso respirasse. Non c’è gravità: solo sospensione, ritmo, trasparenza.

La scelta del vetro come supporto pittorico è centrale nella poetica dell’opera: la trasparenza non è solo un effetto visivo, ma un significato profondo. L’aria e l’acqua sono elementi che non possiamo afferrare, ma che ci attraversano, ci nutrono, ci contengono. Dipingere sul vetro significa dare forma all’invisibile, rendere visibile ciò che normalmente sfugge allo sguardo.

La tecnica acrilica, applicata con finezza, crea giochi di luce che variano a seconda del punto di vista e dell’ambiente circostante. L’opera non è mai identica a sé stessa: cambia con la luce, con l’ombra, con lo sguardo di chi osserva. Questo continuo mutamento richiama la natura stessa dell’aria e dell’acqua: sempre presenti, sempre in movimento.

I cerchi che attraversano entrambi i pannelli diventano il filo conduttore tra i due elementi. Simboli antichi di perfezione e continuità, essi uniscono terra, acqua, aria in una composizione armonica, dove ogni figura è sospesa e ogni colore respira. L’opera invita a un ascolto silenzioso, a una contemplazione che va oltre la superficie.

Trasparenze non impone una narrazione, ma offre un’esperienza: quella di ritrovarsi immersi in un mondo lieve, dove i confini si sciolgono e la materia si fa luce. È un invito a rallentare, a guardare dentro le cose e attraverso di esse. È un’ode alla delicatezza dell’invisibile, all’equilibrio che regge tutto ciò che vive.

In questo dittico, l’artista crea una sorta di ecosistema poetico, in cui la natura non è rappresentata ma evocata, non è imitata ma reinterpretata. Il vetro, i colori, le forme circolari e gli esseri viventi diventano parte di un linguaggio visivo che parla di respiro, armonia, trasformazione

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