COVID 19

Mista: incisione, matita, inchiostro, carta di cotone, 2024

La pandemia è finita, le sue conseguenze no.

L’onda lunga dell’emergenza, del lockdown, silegge ancora.

La pandemia ha dimostrato tutta la nostrafragilità.

L’umanità è stata aggredita da un virussconosciuto, diffusosi rapidamente grazie all’intensa mobilità delle persone;ha sconvolto il sistema socio-economico globale, la nostra vita.

La sfida oggi per uscire dalla crisi èidentificare i percorsi obsoleti della conoscenza da abbandonare e trovarenuove, inesplorate, alternative

Dunque la domanda che tutti ci poniamo è: qual è il futuro?

L’incertezza per il futuro sidesume anche dal tema messo in campo.

Dalla presa di visionedell’opera presentata in modo inconsueto per la base di realizzo, completamentepriva di una cornice con un sistema di visione che suggerisce provvisorietà eprecarietà ma che consente un contatto diretto sia con la materia di supportoche con il soggetto, tutto ciò dopo l’isolamento imposto assume un grandevalore.

L’opera liberata nella sua presentazione di ognimediazione consente una promiscuità che dopo la privazione di ogni tipo dicontatto è diventata una grande conquista.

Il dualismo tecnico ha consentito di ottenere ilgiusto isolamento tra la bolla e il retaggio sociale che la imprigionaavvinghiandola nella morsa di una rete di regole, restrizioni, leggi, decretiche intrappolandola la soffocano.

Il soggetto rappresenta al meglio l’isolamento isentimenti, le sensazioni, le paure, i timori, le emozioni, le incertezze diogni uno intrappolato in una esistenza di cui non è l’artefice e che non lorappresenta anzi lo annulla.

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