LO SCIVOLO

terracotta, Ferro, 2025

In un angolo apparentemente tranquillo del prato, un grande scivolo di ferro si piega verso terra.
Ma non è un invito al gioco.

Sotto di esso, una piccola figura in ceramica — una bambina mutilata — sta ferma, fragile, nuda nella sua verità. Intorno a lei, decine di sassi dipinti di rosso e bianco: simboli di violenza, sangue, colpe.

L’infanzia negata, il trauma invisibile, la brutalità che spesso viene taciuta.
Lo Scivolo non è solo una denuncia, è una domanda: quanti giochi sono diventati trappole?
Quante vite spezzate prima di potersi formare?

L’opera, nella sua crudezza, entra perfettamente nel percorso di Tracce di Pace: perché la pace passa anche attraverso la giustizia, la memoria e la protezione dell’infanzia.
E perché non può esistere pace dove l’innocenza è stata violata.

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