Manifesto del Neo-Svelamento Globista

Manifesto del Neo-Svelamento Globista1. La Condanna del Velato

NOI denunciamo l'Architettura Globale. Non è la sua forma, ma la sua menzogna. Essa si veste di vetro e acciaio, di curve "organiche" e di sostenibilità, per velare la sua vera natura: la serialità disumana, l'alienazione del consumatore e la standardizzazione economica.

• Il Globismo è la verità dell'apparenza. La realtà è il processo seriale di produzione di massa; l'apparenza è la falsa unicità con cui ci viene venduto.

Noi proponiamo il Rovesciamento di Scala. L'oggetto più intimo, standardizzato e negato – la Mutanda – deve ascendere a simbolo tettonico e monumentale.

• L'oggetto intimo, prodotto in milioni di esemplari identici, è la vera forma dell'Identità Globale: uguale per tutti, venduta a tutti, nascosta da tutti.

• Il Mutanda Building non è l'edificio con le mutande, ma l'Intimo che si fa Edificio. È l'esposizione monumentale della nostra vulnerabilità e della nostra omologazione.

Il Globismo è un metodo di progettazione e di critica che opera su tre assi:

1. L'Estetica dell'Onestà Assurda: Rifiutiamo la falsa complessità. Abbracciamo forme che sono assurde a scala urbana (la mutanda, il calzino, lo spazzolino), perché solo l'assurdo onesto può competere con l'ipocrisia della bellezza globale.

2. La Sostituzione Funzionale: La forma di un oggetto effimero e banale (l'intimo) deve ospitare la funzione perenne e solenne (la biblioteca, il museo, il centro civico). Questo cortocircuito costringe al riconoscimento che le istituzioni sono costruite sulle fondamenta della nostra vita standardizzata.

3. La Vulnerabilità Rivelata: L'Architettura deve essere un atto di esposizione. Le curve non devono più imitare la natura, ma la curva del corpo nascosto, la piega, l'ombra. Riconoscere la fragilità è il primo passo verso una nuova e vera identità.

L'Architetto Globista non è un costruttore, ma un "Svelatore". Egli distorce la scala per rivelare la verità. Utilizza la serialità del prodotto di massa come alfabeto formale per creare spazi che siano, paradossalmente, più accoglienti e onesti, perché non fingono di essere altro da ciò che sono: giganteschi monumenti alla nostra condizione di consumatori globali.

Basta velare! Sveliamo il nostro intimo

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