Alice

pastello, faesite, 1996

commento: In alcuni titoli delle opere di ENRICO l'intento giocoso è palese, per esempio l'opera a pastello Alice del 1996 (di proprietà dell'artista) realizzato per la figlia Fabiola, trasporta il fruitore in un mondo favoloso che è il paese delle meraviglie. Potremmo analizzare l'opera come un insieme significante e quindi considerare le varie unità sintagmatiche, il significato che verrà attribuito alle varie unità sarà indubbiamente arbitrario. Occorre rifiutare il condizionamento dell'illusione referenziale che induce a considerare il quadro come un semplice riflesso o un frammento del mondo, reale o immaginario. Prima di considerare il suo rapporto con il mondo, la pittura deve essere esaminata nella sua propria natura. Nella nostra cultura occidentale c'è una certa attesa ricettiva al momento della lettura dell'oggetto pittorico figurativo. Questa lettura fa sì che si individuino degli opposti quali ad esempio: mondo animale vs vegetale, terreste vs celeste, oggetti animati vs inanimati, valori scuri vs valori chiari, linee ascendenti vs linee discendenti. Nel caso in questione il quadro si presenta come spazio chiuso articolato in un insieme di zone colorate scandite da anse e ondulazioni che si potrebbero considerare in quanto sintagma lineare e cromatico nel contempo. Si possono poi individuare due zone distinte, la zona di destra e quella sinistra che si pongono in rapporto antitetico caratterizzate appunto da differenti unità sintagmatiche. La zona destra è dominata da una grande vivacità e bizzarria cromatica. I sintagmi sono le linee sinuose e le figure che esse delimitano. Sono di formati e di tipologie differenti e di colori pure differenti. Il fondo è realizzato con il primario giallo; utilizzato come nel Medioevo, il fondo oro, che rappresentava la luce divina, aveva la caratteristica di "fare muro" e quindi impedire la profondità prospettica. Le linee sinuose sembrano rappresentare l'elemento femminile nella sua essenza ottenuta grazie alla scelta dei colori primari quali il rosso, il giallo e il blu. La dominante femminile è già palese nella scelta del titolo. A sinistra si può rilevare una certa sobrietà determinata da una vasta campitura azzurra, realizzata in modo che i segni del pastello siano molto evidenti, dalla quale parte l'unica forma acuminata in una moltitudine di linee sinuose e morbide. L'elemento che caratterizza questa zona: la cuspide, che si incontra e incrocia con un'ansa femminile azzurra colore primario, lotta o si accoppia con la cuspide maschile rappresentata con un colore secondario, l'arancione; nato dall'unione dei due primari giallo e rosso. La zona centrale sembra una prosecuzione di quella di destra.

di Ilaria Azzoni

Informazioni generali

  • Categoria: Pittura

  • Eseguita il: 1996

Informazioni tecniche

  • Misure: 70 cm x 50 cm
  • Tecnica: pastello
  • Stile: astratto
  • Supporto: faesite

Informazioni sulla vendita

  • Collezione: Parma
  • Disponibile: no

Informazioni Gigarte.com

  • Codice GA: GA587
  • Archiviata il: 23/10/2007

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