Gianni Baccàro - classicismo contemporaneo

Gianni Baccàro - classicismo contemporaneo
a cura di Andrea Rossetti rivista“Satura”, Genova 2020
La sua specialità è “formare concetti”, approfondendo le innumerevoli potenzialità racchiuse nella nozione di “arte pittorica”. Che in questo modo riesce a rendere qualcosa di “intimamente innovativo”, consapevole che ogni innovazione -per potersi definire sinceramente tale- sia chiamata a guardarsi alle spalle, racchiudendo all’interno del proprio status genetico molto più di un briciolo di vissuta “classicità”.
Napoletano di nascita, Gianni Baccàro lavora tra spunti e citazioni; componendoli, unendoli uno via l’altro per rielaborarli in articolate composizioni polisemantiche. Ipso facto, la sua scelta visivo-concettuale si presenta inconfondibile, generata da un’attrazione per tutto ciò che è “vernacolo”, quando dal generalizzato “non abbandono” di un classicismo intrinseco, interrogativo, alla Paolini per intendersi. E più che opposizioni per Baccàro sono “sovrapposizioni” mentali, temi fondanti che a loro volta si fondono a spinti astrattismi d’impatto gestuale, a quasi latenti geometrie realizzate in puro colore. Al piacere grafico-fluente di un’espressione pittorica razionalmente svincolata dallo spazio offerto da un supporto. Dicotomie che non dividono, ma ci consegnano un Baccàro granitico. Pittore per vocazione in astratto e figurativo, segno geometrico e liberamente concepito, aperto agli effetti innovativi di distonie percettive,cifra attraverso cui l’artista porta in dono la fascinazione di un armonico -”baccariano”- bilanciamento.
Orgogliosamente restano impresse sulla tela tracce di una monocromia mai finitamente perfetta. Perfetta tuttavia per raccontare le anime statuarie, quanto statiche, di una contemporaneità incatenata ai propri apparenti bisogni primari. E per indicare il nostro artista come una sorta d’iconografo dei propri tempi.
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