The End

inchiostro giapponese, carta, 2024

In ''La Fine'' l’apocalisse prende il volto umano della disperazione: una madre corre tenendo per mano un bambino mentre il mondo attorno crolla sotto una pioggia di fuoco. Le figure, scosse, corrono tra schizzi d’inchiostro che diventano cenere, fumo, detriti. Il cielo è un vortice minaccioso, invaso da meteoriti che precipitano come presagi inarrestabili.L’opera è un augurio rovesciato, un desiderio violento di fine, uno sguardo lucido su una realtà che implode. Il tratto liquido, nervoso, quasi febbrile, rende ogni elemento fragile, instabile, come se tutto fosse sul punto di svanire. Non c’è redenzione: c’è solo la corsa, il panico, il rumore sordo della fine.Questo dipinto non racconta solo un disastro cosmico, ma una condizione esistenziale. È la denuncia visiva di un mondo che ha smarrito senso e dignità, e il desiderio, non nascosto, che qualcosa (o tutto) venga finalmente spazzato via.

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