'Solchi geometrici che si aprono su orizzonti di cemento, echi di mondi possibili in cui la matematica dell'inaspettato genera caos e sorprese comunque ordinati, trovano in quest'opera un ennesimo richiamo, dopo quelli di Agostino Bonalumi, Giuseppe Amadio, Oronzo Bruno o Turi Simeti.'
di Dr Dorian Cara
Critico d'arte
2015
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