Sinfonia di Colori

La magia del colore, la poesia dei fiori, una proiezione che va oltre l’esistenza vegetale ed abbraccia una dimensione cosmica ed universale, la sublimazione del dato reale, un’ebbrezza di emozioni e di sentimenti, tutto questo colpisce a prima vista l’occhio e la mente di chi osserva l’ultima produzione di Marialuisa Sabato.

Gusto e fantasia nel regno dei gambi e dei petali, che sotto la spinta di un vento eloquente, vibrano, volano, fremono, di una vita tutta loro, protesa verso cieli luminosi, intensi che trasmettono sensazioni indefinibili, ma ricche di lirismo.

Si indovinano nella pittrice una carica, un entusiasmo, una frenesia esaltati da un saggio uso dell’acrilico, materia difficile da dominare, ma capace di illuminare e di esaltare un cromatismo istintivo, una ricerca ed un impegno che sono la cifra di una felice maturità. Si intuiscono la gioia del dipingere, il desiderio di trasmettere un messaggio carico di valori umani e denso di significati.

Anche chi non pratica gallerie, ma non per questo è escluso dalla capacità di giudicare, può cogliere nei fiori di Marialuisa Sabato una grande disinvoltura, una pregevole freschezza e la accorta misura nella Sinfonia dei Colori, che accosta l’armonia musicale a quella della tavolozza. Ma c’è di più: c’è una larga disponibilità di tinte, di effetti e di contrasti, sulla tastiera dei chiari e degli scuri, dei contrasti e delle scansioni, oltre che nell’equilibrata architettura del quadro.

È altrettanto evidente l’omaggio al creato, così come l’immersione dello spirito nel cuore più gradevole e suggestivo della natura.

Ne scaturisce un linguaggio dei fiori gioioso ed animato come dire che i fiori traducono la natura in un messaggio altamente poetico, segnale di una sensibilità che attinge ad una spontanea visione legata al bello ed all’amore.

Il discorso si fa ancora più cosmico nell’ultimissimo lavoro: un cielo popolato di misteriose, ma calde figure; globi fantasmagorici in un turbine celeste che invita ad immergersi nell’infinito, quasi atomo felice smarrito in un eccitante mondo iperuraneo.

di Gustavo Delgado
Giornalista e Critico d'arte
2008

Opera di riferimento

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