"Ritratto di bambino! di Vincenzo Presenti nel Catalogo virtuale "Amore contro morte"

Un messaggio profondo dell'artista verso una nuova rinascita spirituale.

“L’architetto Vincenzo Maurizio Presenti è noto per le sue partecipazioni a concorsi internazionali di architettura e design; Università di Roma “La Sapienza” Nara - Giappone Nara Convention Hall Giappone Another Glass House Europan - Germania The Spreebogen urban design ideas competition Ittiri (SS) , Art&fortE stArt Biennale di Venezia etc. Nel 2006 nascono le prime opere pittoriche con una tecnica composita, costituita da un fondo di tempere acriliche stese su una superficie di pasta di gesso applicata a spatola su tavola di legno. L’opera “Ritratto di bambino” emana la volontà vitale di fissare nell’immortalità l’immagine di un giovinetto in un determinato periodo storico.
Rappresentazione artistica “fisionomica” esprime realisticamente i caratteri sia fisici e psicologici dell’adolescente, ottenuta con un taglio e atteggiamento particolari; appare quasi allo spettatore come se il soggetto si affacciasse attraverso le mani e gli occhi alla scena, nella fedeltà impressionista di riprodurre il fenomeno ottico della visione. Rifuggendo da atteggiamenti superficiali torna a rappresentare un mondo puro con uno sguardo consapevole. Alcune opere sono paradigmatiche e ricorrono nella storia è il caso di questa che io stessa ho scelta per questo evento, in quanto pur essendo datata 2006 sembra un’istantanea dell’attuale periodo.
Questo ritratto di bambino nell’attimo fuggente di una pittura di matrice impressionista presenta evidenti analogie con la fotografia; in questo quadro la sensazione o meglio l’impressione, visiva è data dalla sintesi di luce e di colore che si basa sulla percezione immediata. Un istante dopo la visione può essere già diversa, perché la luce cambia e, con sé, anche la tonalità di colore che essa diffonde nell’atmosfera attorno alla figura umana. Indugia una percezione che l’Artista Presenti coglie, fatta di una suggestione scenica evanescente e vaporizzata che ci colpisce come testimonianza del suo vedere e del suo sentire. Indagando con lo sguardo tecnico nell’emotività della figurazione del soggetto, l’opera turba ed affascina, fissandosi indelebilmente nella memoria fino al più minuzioso dettaglio del volto in tutta la sua incantevole intensità, circondato da una massa di colore tenebroso che fa emergere il viso quasi caravaggescamente. Lo sfondo rappresenta anche il contesto globale fosco di incognite reali e tecnologiche in cui è inserito il giovane e da cui emerge con atteggiamento sicuro ma pensieroso, alla maniera di una figura romantica e impressionista.
La pandemia ci ha fatto vedere l’intero mondo noto, arrestarsi nel tempo di un decreto, e mentre il dolore e la perdita non hanno bisogno di essere spiegati, perché purtroppo sono sentiti, l’elemento adolescente, creativo e trasformativo ritorna a ricoprire una posizione da protagonista. I giovani hanno trasformato la staticità della quarantena in azione, ed è diventata un gesto creativo, un gioco, di chi agisce nel presente per forgiare il futuro. Se il virus ha messo in ginocchio la quotidianità famigliare degli adulti, non è riuscito nello stravolgere la contemporaneità esistenziale dei giovani tornati al centro dei loro giochi ludici e con questo andamento hanno elaborato meglio l’immobilismo e la tragedia storico- economica dando un esempio ai grandi su quello che è il vivere nelle cose e nel momento, scevro da inutili elucubrazioni mentali. Lo spazio che diamo a noi stessi nel vuoto creato permette di capire meglio la direzione da optare ed è questo il grande messaggio spirituale del quadro di Presenti.
Zola nel 1875, riconosce il ritratto quale fondamentale contributo alla rigenerazione dell'arte contemporanea.
Questo ritratto pertanto non è più soltanto la riproduzione di una fisionomia o l'analisi di un carattere, ma l'istantanea di un essere umano in un quadro familiare o sociale, circondato da quanto e quanti incidono sulla sua vita”.

Dott,ssa Melinda Miceli Critico d'arte