Il Festival delle Giovani Eccellenze accende Trieste

Recensione evento
Trieste, città che respira la grandezza mitteleuropea, ha dimostrato ancora una volta di non dover invidiare nulla alla vicina Venezia. Per quattro giorni , dal 4 al 7 settembre, si è accesa di giovinezza, di arte, di genio. Merito dell’“Atelier di Creatività”, associazione no profit che da trent’anni organizza eventi culturali con una tenacia rara, senza la mondanità vana delle passerelle, ma con la sostanza dei talenti. Sono arrivati giovani da Italia, Germania, Slovacchia, Moldavia, Uzbekistan, Thailandia: pittori, musicisti, ingegneri, fotografi, cantanti. Tutti under 29, tutti determinati a trasformare il proprio dono in bene comune.Un respiro cosmopolita degno della grande Trieste importante porto dell’Impero Asburgico. La mostra e le premiazioniIl Festival delle Giovani Eccellenze si è aperto con la mostra Galoppi di Libertà alla Galleria Fenice. Un titolo che richiama il movimento, l’irruenza, la necessità di sfondare recinti e schemi. La cerimonia di premiazione, al Conservatorio Tartini, è stata un susseguirsi di epifanie artistiche. Il coro di voci bianche Fran Venturini, diretto da Susanna Zeriali, ha commosso cantando in più lingue. Non un esercizio, ma un atto di innocenza universale, sigillato dall’Arciduca Sandor Asburgo Lorena che ha consegnato personalmente un dono a ciascun bambino a nome dell’associazione Austria Imperialis. Un gesto nobile, antico, che restituisce dignità al cerimoniale. Dopo aver vinto una dura selezione, presso il Conservatorio Tartini di TS, dove hanno partecipato oltre 240 candidati, si è esibito sul palco del Festival il duo formato dal pianista goriziano Enrico Bortolotti e dalla moldava Iana Rata, voce potente e disciplinata. Sono stati premiati dal direttore tedesco Johannes Skudlik. Ha incantato il pubblico Luigi Fiore, giovane siciliano, vincitore di una borsa di Dottorato di ricerca di interesse nazionale, con un progetto incentrato sulla prassi della “direzione dalla tastiera”, in cui il solista suona e dirige contemporaneamente.Fiore nelle giornate del festival ha ribadito ai giornalisti che “l’arte e il bello possono riportare nel mondo valori ormai scomparsi come la coerenza, la sensibilità, l’onestà d’animo” e che è compito degli artisti promuovere valori sia culturali che sociali. Fiore è stato premiato dalla stilista di cinema Patrizia Farinelli, la quale veste anche le celebrità di Hollywood. Incontro felice tra musica e moda. Straordinaria la sedicenne violinista tedesca Veronika Schaetz; Paganini nelle sue mani non era semplice virtuosismo, ma pura emozione.Ha ricevuto il Premio di Eccellenza dalle mani della Console Onoraria dell’Austria, dott.ssa Strolego, a conferma del legame fra Trieste e Vienna. Poi è stato il momento del grande successo del dodicenne Matteo Roncoloni, un bambino della provincia di Roma, che ha scritto una stupenda canzone per la pace. È stato premiato dal Maestro Romolo Gessi, che lo ha invitato a studiare direzione. Qualche giorno dopo Matteo ha ricevuto il premio “Fiamma della Pace” dall’Arciduchessa Herta Margarete. Non solo musica. La fotografia di Aran Cosentino, friulano, ventidue anni, attento ed attivo nella salvaguardia della natura, ha dimostrato la sensibilità dell’artista. Cosentino è stato premiato dalla responsabile dell’UNESCO di UD dott.ssa Renata D’Aronco. La pittrice slovacca ventenne Izabela Kliska, che ha subito sin dalla nascita varie operazioni invasive, è stata per tutti i presenti un esempio di come l’Arte possa portare in sé un’energia curativa, di resilienza, di speranza.Grazie all’amore per la pittura e per la moda, Izabela è riuscita a superare i problemi gravi di salute e a diventare una modella ed una pittrice che porta gioia con la sua arte. È stata premiata dal professore Paolo Quazzolo del dipartimento di Studi Umanistici. Gli ingegneri del Racing Team di UniTS hanno scosso l’aula con la loro auto a basso impatto ambientale. Un’utopia realizzata: 90 giovani che cooperano tra meccanica, economia e comunicazione. Una piccola Bauhaus triestina del XXI secolo, ecocompatibile, performante e vincente. L’architetto Massimiliano Babich e l’ingegnere Peter Cabanik hanno consegnato i premi di Eccellenza ai tre direttori: Team Leader Francesco Sonego; Direttore Economico Matteo Kaliger; Direttore Tecnico Enea Gherdol. Subito dopo, diversi componenti del Team sono saliti sul palco per la foto di gruppo e per ritirare il premio destinato al team, che rimarrà presso la facoltà di Ingegneria dell’Università. Il premio alla carriera è andato a Claudio Mangini, animal trainer e artista: il suo cortometraggio: “Mai Solo” è un inno commovente al linguaggio segreto dei cani. Il galà e l’eco mitteleuropeaLa cena di gala alla Piccola Fenice ha rievocato la grandezza delle casate D’Este e Asburgo. Cavalieri e Dame dell’Ordine di San Stanislao hanno formato il picchetto d’onore per accogliere i giovani vincitori. Un ingresso in società fra mantelli oro e bordò, che ha creato emozione nei giovani, i quali si sono sentiti accolti con tutti gli onori riservati alle Eccellenze.La compagnia “Trieste Ottocento” ha completato la serata con balli storici, riportando il pubblico all’età dei Walzer. Infine, domenica mattina, è stato il momento della visita guidata alla Trieste Asburgica, condotta dal geometra Paladini dell'Archivio Tecnico Disegni del Comune di Trieste, in onore dell’Arciduca Sandor Asburgo Lorena, discendente dell’Imperatrice Maria Teresa, la quale rese Trieste una elegante città imperiale. Così, grazie all’Atelier di Creatività e all’impegno costante della Famiglia Vignoli d’Este, Trieste è tornata ad essere crocevia di culture, fucina di talenti, capitale morale Mitteleuropea. Un festival di autentica bellezza, ponte tra generazioni e speranza per il futuro. Dott.ssa Melinda Miceli Critico d’Arte
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