Lockdown

Oilo su tela, Tela, 2021

Pattern emotivi È la nuova era, quella alienante della tecnica e della tecnologia che induce la mente a viaggiare non più sicura nel proprio corpo, ma su canali precostituiti, indotti, ideati secondo canoni precisi perché avvenga la lenta separazione da sé stessi. Un coma bianco se così si può definire quel mondo ovattato, letargico, apparentemente perfetto dove la paura diventa virale e l'uomo incomincia a piano a piano ad estraniarsi dalla propri natura, a reprimere il proprio istinto animale, a spegnere il proprio ego che come debole guizzo sopravvive ancora negli occhi gialli di un felino nascosto nel buoi. Niente è più reale in questo mondo stilizzato, fatto di archetipi freddi e vuoti, pronto a gettarti via quanda la partita è finita. Da qui il collasso, la frustrazione di un'intera generazione, costretta ad esistere solo in una dimensione virtuale che genera ansia, turbamento, insonnia, malessere psichico e fisico. Vittima delle proprie emozioni meccaniche a cui la mela del peccato condannò, solo il passato, sovversivo quanto il ricordo proibito di un bacio dato all'ombra di pregiudizi, può guarire questa sua fragilità, impedirle di inabissarsi come Atlantide, di affogare in sé stessa. La fantasia che alberga in ciscuno di noi è la chiave per sopravvivere al mutamento del tempo, a questo mostro dal duplice volto latrans, ????? e ??????????, che come un Nosferatu succhia, nell'oscurità delle nostre insicurezze, l'energia, la volontà, la bellezza dello spirito. La sua amoralità permette il pensiero, il confronto adeguato con il continuo divenire di un' epoca, di sintetizzarne il cambiamento, filtrandolo attraverso le grandi arterie dell'amore, dell'immaginazione, del sogno che costituiscono la parte più irrazionale, più vera, più autentica dell'uomo che da sempre cammina sulla polvere di stelle in cerca di "alius" di un altro se stesso.

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