Nuvole oscure sullo stretto
irrompono nella calma del tramonto,
catturando i colori, racchiudendoli
nelle tenebre che si riflettono nel mare.
Tutto intorno diventa buio che isola la luce.
Le onde ruggiscono come se volessero
scappare e l'aria profuma di pioggia
che si tuffa nel mare. Il buio è squarciato dai lampi
che si scagliano nel cielo come spade scintillanti
che si scontrano, sprigionando luce.
In lontananza posso solo immaginare
la battaglia tra il bene ed il male, tra cavalieri contendenti
che incrociano i loro fendenti sul campo sconfinato delle
tenebre del mare.
Ogni tanto dei bagliori di maghi compiacenti
che scagliano i loro incantesimi spietati e lucenti sui contendenti.
Una guerra che coinvolge il cielo ed il mare,
le tenebre e la luce, il bene ed il male.
Uno spettacolo irreale creato dal temporale
sullo stretto che divide l'isola dal continente
come un gioco di potere che ricorda nella mente antiche leggende.
La Ninfa Scilla trasformata per amore condannata a divorare ogni cosa
per acquietare il suo dolore ed, il Gorgo Cariddi figlio di Poseidone,
condannato a molestare le acque, in nome del suo padrone,
in una notte di tempesta dove si scontra il cielo con il mare,
nello stretto, che funge da altare.