GA227116 - Senza titolo
Tecnica mista, 1986
Piero ROCA
“ Macchie d'Aria”, 1986 -2012”.
Acrilico su tela.
Dimensioni: cm. 100X200x300.
L'installazione è costituita da sette tele dipinte con colori acrilici aventi forme e dimensioni variabili e sono tenute in tensione con del comune filo di nylon dal diametro di mezzo millimetro
L'ispirazione di questo lavoro, nasce dal desiderio di dare spessore, volume e consistenza all'immagine pittorica e dare sostanza e forma al “Favonio” che è un vento caldo e secco che soffia nella mia terra: la pianura della Daunia.
All'inizio del 1985, a seguito della lettura del un saggio “La storia del vento”, di Lyall Watson, ho soffermato la mia attenzione e lo studio su alcuni oggetti che rappresentano in qualche modo l'esistenza o meglio la presenza del vento e cioè: il gonfiarsi delle vele delle barche e delle tavole del windsurf, delle maniche a vento, il volteggiare degli aquiloni nei giochi dei bambini, ecc. Questo studio è proseguito, per molti mesi e dopo molti studi fatti di osservazioni e disegni, inizia prendere la sua prima forma, solo alla metà del 1986.
L'opera si sviluppa lentamente e giorno dopo giorno, assumerà la forma definitiva solo nel maggio del 2012, a seguito di molti tentativi e notti insonni.
Per l'uso del colore presente sulle singole tele mi sono ispirato alla pittura astratta del novecento di Kandisky, Klee e Mirò. La decisione di presentare questo lavoro in più elementi, nasce dalla necessità di raccontare aspetti diversi del soggetto, diviso in momenti, distinti ma uniti tra di loro dai toni di colore blu e giallo. L'ispirazione di questa divisione è partita dall'osservazione dei cicli della pittura sacra di Giotto, (La Cappella degli Scrovegni) e Michelangelo, (La Cappella Sistina).
Grazie all'uso del filo di nylon, è stato possibile tenere tese nello spazio le sette tele (sette come i giorni della settimana); l'insieme delle stesse racconta un momento istantaneo della presenza del vento. L'opera assume il valore di rappresentazione simbolica in forma leggera e non solo delle masse d'aria in movimento ma di tutte le forme di vita, che il vento contiene e trasporta in qualunque luogo. Le forme dinamiche delle singole tele mi sono state suggerite, sia dalla scultura futurista del U. Boccioni, (Forme uniche nella continuità dello spazio) e sia dall'arte dei “Mobiles” di di A.Calder.
Infine, la presenza del filo di nylon diviene elemento non solo indispensabile affinché l'opera sia fisicamente sostenuta ma affinché diventi possibile la fusione di due principali forme dell'arte ovvero la pittura e la scultura.
A mio avviso, questo è uno dei modi possibili per rendere l'idea del vento, con questi elementi leggeri e fluttuanti nell'aria e che vivono di aria e che hanno suggerito il titolo a questa installazione, cioè: “Macchie d'Aria”.
Maggio 2012
Piero Roca
Informazioni generali
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Categoria: Pittura
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Eseguita il: giugno 1986
Informazioni tecniche
- Tecnica: Tecnica mista
- Stile: Astratta
Informazioni sulla vendita
- Collezione: Foggia
- Prezzo: € 20,00
- Disponibile: si
Informazioni Gigarte.com
- Codice GA: GA227116
- Archiviata il: 12/05/2025
Altri dettagli
- Polittico: Pittura tridimensionale
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