critica

Per descrivere la pittura di Renata Pocopagni bisogna avere familiarità con la nostra terra di Liguria, con i nostri tramonti, con le nostre mareggiate, con il nostro entroterra, con il nostro cielo terso. infatti nelle opere della Pocopagni si enucleano tutti quegli elementi che con un termine passatista, ma più che mai efficace, portano a definirla pittrice paesaggista e marinista.
Nell'immaginario dell'artista il paesaggio, infatti, è fulcro della sua espressione artistica, lo spazio e il tempo vengono a fondersi attraverso delicate e vigorose pennellate, in un soffuso lirismo, ora l'onda marina si avvolge vorticosa sfondando l'infuocato tramonto all'orizzonte, ora delicatamente lambisce la roccia quasi in amorosa effusione.
Dalla sua pittura si dipana una continua e minuziosa ricerca del particolare, la vibrante voglia di cogliere ogni segreto della natura che la circonda, ogni anelito di vita, ogni visione è occasione di ricerca e approfondamento pittorico.
Da ogni cosa la pittrice trae proficua lezione poichè la Pocopagni è maestra di sé stessa.

Franco Dioli