un treno amato desiderio

Il viaggio sogno da fare,desiderato distacco;una casa vicino alla strada ferrata giorni attraversati dall'eco dei treni,ricordi e nostalgie felici di bambina.Squarci su tela, il ferro che attraversa nevi candide o campi inesistenti, frastuono di velocita'nell'aria tra binari e cielo.....

Il nulla immaginato si frantuma ,l'estasi della visione si sublima in metallico fragore...

Le metaforiche locomotive di Serena Tani
Perche' Serena Tani ci ha voluto comunicare e ci e' riuscita, quasi narri una vicenda il suo sogno-desiderio di andare via con il treno per le piu' estreme lande altissime,montagne mediaticamente intuite percorrendo con le immagini luoghi da lei mai visti,ammantati da soffici nevi, tra,vaporose nubi reali o fantasmagoricamene create dal fumo delle locomotive.Si', perche'il suo treno in testa ai vagoni,mitici pezzi di archeologia industriale,la locomotiva,riprodotta con fantastica attenzione ai paesi e alle epoche di appartenenza.In margine ai quadri,dove il colore conosce illimitata estensione di inquietanti bianchi che si inquinano ,e il contaminarsi dell'azzurro grigio dei noturni,la pittrice spesso colloca,piccola ombra la propria figura che evoca e emana,come ectoplasmi, itinerari dei viaggi e dei treni sognati.L'artista e' ovunque il pensiero la porti, protetta dalla rassicurante, ferrigna mole dell' idea della locomotiva, testa del serpe meccanico del treno in torsione nele avventurose curve,avolgente in folli ascensioni, col suo unico occhio giallo di fanale, sgranato nella notte, che a tratti fa sembrare la motrice un personaggio animato da cartoon disneyano. Romantica affettuosa evocazione del viaggio del passato, primo tenebroso simbolo aggresivo del progresso come lo definiva il CARDUCCI nell' INNO A SATANA? Nei quadri della Tani e' il meraviglioso treno-balocco del sogno.Tuttavia, a quel treno, luogo d'incontro,nel rimpianto eguagliabile solo alle sale cinematografiche,basterebbe emettere il suo acuto fischio per farci evadere dal quotidiano stanziale.La mostra dela valdissima Serena Tani , materica ed insieme eterea nella sofficita' di nevi e vapori, non e' da perdere:ULES VERNE del pennello, lei fa vivere l'avventura di smarrirsi virtalmente ai confini del mondo e ritrovarsi.

ANNA BALSAMO (scrittrice)