Olimpo Moderno - Antichi Miti, Nuovi Riti

acrilico e olio, tavola, 2022

Disponibile

Antichi Miti, Nuovi Riti. Il Mito ci accompagna fin da fanciulli, dal martire religioso all'eroe storico, dal campione sportivo al paladino difensore degli oppressi, cambiano forma e aspetto, si evolvono ma conservano stereotipi ancestrali che si tramandano e, pur trasformandosi, si ripetono uguali. Così si è formata questa carrellata di personaggi della mitologia rivisitati e rimodellati nell'attualità. Tutto è partito da Verelina, un po' Venere e un po' Velina. E' nata da una nuvola di colore, si è presentata mostrando la sua carnale allegria danzando in mezzo ad altri personaggi che stavo creando su un piccolo quadro. Si è affacciata maliziosa, sicura di sé ma non sfrontata, sorridendo con le sue forme tonde e calde dispensando intorno il piacere della sensualità: giovane e vitale. Ha preso corpo nel bel mezzo del quadro tra la sorpresa degli altri personaggi, che si scansavano al suo passaggio, l’ammiravano, la bramavano ne assaporavano forme e profumi. Verelina: un po’ Venere e un po’ Velina, si è così presentata al mondo. Nuova icona della bellezza femminile, senza volto e prorompente di carnalità. Negli stereotipi televisivi si maschera da soubrette, da “fidanzatina della porta accanto”, da amica sexy, qua nel suo spazio onirico e colorato manifesta tutta la sua umana, dolce, appagata ed appagante sensualità. Tutti provoca e tutti, forse, accontenta, amica ed amante, compagna di sogni giovanili e di adulti desideri, si lascia bramare dispensando compiacenti fantasie. È una dea ed una ninfa al tempo stesso, divina e terrena, ideale e reale, in un binomio perenne che la rende inafferrabile nella sua completezza, e pur sempre uguale è sempre differente ed unica. Baldanzosa, bislacca, ironica, beffarda, sembra semplice invece è controversa, pare senza testa ma è fonte inesauribile di pensieri, senza volto permette di pensare ad ogni donna che ognuno ha amato o solo anche desiderato, ammalia ed incanta come solo può una icona che pare a portata di mano ma è inafferrabile ed irraggiungibile. Così nacque Verelina in un giorno di inizio primavera, ed una volta nata lei gli altri personaggi della mitologia son venuti a bussare alla porta da soli. Per primo Marte Calciatore, indispensabile paggio e cavalier servente della nuova dea, si presenta baldanzoso e guerriero, una sfera sotto l’elmo e una sotto il piede. Con quale delle due ragiona e favella? Non è dato saperlo e neppure importa. È bello, muscoloso ed atletico come a lui si conviene, di gloria e di soldi circondato, a lui tutto è concesso e permesso fin tanto che le sfere saprà far girare, la sua lancia serve solo a sorreggerlo e Verelina di lui si serve e si sollazza. Mercurio messaggero azzoppato, nell’epoca della comunicazione istantanea non riesce a stare al passo di una Tv o del Web, eppure ancora vorrebbe portare notizie, o forse meglio riflessioni se qualcuno avesse ancora la bontà di dargli ascolto. Lui messaggero degli dei, dio dell’eloquenza cerca invano chi lo ascolti ancora, non solo con attenzione ma cercando pure di capire cosa ci sia dietro e dentro ad una notizia. Apollo scordato, sia il suo arco che la sua lira hanno le corde spezzate, è oramai un dio delle arti più di forma che sostanza, delle sue frecce pochi han paura, ancora bello e venerato gli rimangono i suoi cigni a trainarlo ed il suo carro donde pavoneggia la sua figura oramai poco incisiva. Medusa sdentata. Era una delle tre Gorgoni, talmente bella da trasformare con lo sguardo gli uomini in pietra, poi la punizione degli dei o il tempo che scorre la trasforma, diviene sdentata, il suo sguardo si fa strabico, eppure i capelli, fatti serpenti, danzano, sorridenti. Medusa oramai invecchiata ci dice spensieratamente che il tempo passa per tutti e ci trasforma. San Giorgio e il Drago al chiaro di luna. L'eterna lotta tra il bene e il male, ogni cultura, dall'Egitto alla Mesopotamia al mondo Greco, ce la presenta, e qua la rivediamo in un classico: San Giorgio e il Drago, e la principessina sullo sfondo. Attorniati da palloncini che sono anche volti, o volti che son divenuti palloncini, in uno scenario surreale, ambientato in un romantico e inaspettato chiaro di luna. La prima mossa è di San Giorgio, ma è proprio sicuro che vincerà? Insomma Verelina è la protagonista di questo Olimpo attualizzato, e tutti insieme questi antichi miti e dei rivivono in questo mondo colorato, proponendosi in altre forme e altre sembianze, giocando con se stessi e cercando di far gioire ed anche riflettere. Stefano Carlo Vecoli, architetto.

Informazioni generali

  • Categoria: Pittura

  • Eseguita il: 2022

Informazioni tecniche

  • Misure: 126 cm x 61 cm
  • Tecnica: acrilico e olio
  • Stile: onirico - realismo magico
  • Supporto: tavola

Informazioni sulla vendita

  • Collezione: Viareggio
  • Disponibile: si

Informazioni Gigarte.com

  • Codice GA: GA195726
  • Archiviata il: 31/07/2022

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